“Il Governo dichiari lo stato di emergenza per Taranto. Prima di riferire in Parlamento, il Governo con urgenza determini l’adozione di percorsi autorizzativi, che consentano di riprendere il lavoro agli operai. Il presidente Monti ed i ministri Clini e Passera guardino a Taranto con la stessa preoccupazione con cui ogni giorno confrontano le loro mosse con il resto d’Europa. E’ improcrastinabile una iniziativa che consenta alla Magistratura, non di assolvere Riva, ma di riaprire l’Ilva. Dal 1996 l’OMS ha catalogato Taranto ad alto rischio. Il provvedimento non può essere uno tsunami che rade al suolo una storia di lavoro malpagato, ricambiato con ricatti di morte, ma deve essere trasformato nel primo giorno di una ambientalizzazione controllata continua e di un redde rationem che colpisca anche nel patrimonio i colpevoli. I lavoratori sono le vittime, non i colpevoli”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Michele Saccomanno.
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