‘Papà non buttarti giù’. L’appello di un figlio preoccupato per il futuro del proprio padre, un operaio dell’Ilva, che da giorni si trova sul camino E312 dell’area agglomerato. Oggi insieme agli altri operai sospesi a 60 metri d’altezza, ha potuto leggere la scritta, realizzata con vernice rossa che potrebbe farlo desistere dal compiere gesti estremi.
Nessun appello ha fermato invece la protesta dei lavoratori che hanno occupato la torre di smistamento dell’Altoforno 5, uno degli impianti per i quali i custodi giudiziari hanno ordinato lo spegnimento. L’iniziativa di lotta dei lavoratori, che temono per il loro futuro occupazionale, potrebbe proseguire a oltranza fino a quando sarà approvata la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’Ilva, prevista tra il 15 e il 17 ottobre prossimi. Nella stessa data si dovrebbe svolgere una manifestazione a Roma organizzata da Fim e Uilm, mentre la Fiom si è dissociata.