Una foto con tutti i membri del governo italiano su un gommone in balia delle onde in mezzo al mare. Da Conte a Salvini, passando per di Maio a Tria. Ci sono proprio tutti i membri dell’esecutivo ‘gialloverde’. Tutti alla deriva in un mare azzurro in cerca di aiuto accomunati da una scritta emblematica che ha fatto la storia: “I have a dream”.
“Io ho un sogno”, fu il memorabile discorso tenuto da Martin Luther King nel lontano 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, nota come Marcia su Washington per il lavoro e la libertà. Allora si chiedevano gli stessi diritti per la popolazione bianche e di colore.
Oggi, invece, lo slogan di quella memorabile marcia e quell’idea ‘rivoluzionaria’, per quei tempi, di Martin Luther King, viene utilizzata, provocatoriamente, da don Massimo Biancalani, parroco di Pistoia, per protestare contro la politica dell’immigrazione che si starebbe attuando dal governo Conte. Insomma tutti gli immigrati, per il parroco, dovrebbero essere accolti in Italia senza alcuna distinzione di sorta. Tanto che scrive il sacerdote “Signore siamo nelle tue mani”. Si tratta di una provocazione per far riflettere sul tema dell’immigrazione e mettendo il governo italiano su un barcone alla deriva don Massimo chiede a tutti come si comporterebbero: li salviamo o li lasciamo alla deriva sperando nella clemenza di qualsiasi Stato, in questo caso, europeo.
Il parroco di Pistoia non è nuovo a queste provocazioni ‘umanitarie e buoniste’. Tanto che lo scorso anno , per alcune foto pubblicate su fb in cui accompagnava degli immigrati in piscina, il profilo del sacerdote fu bloccate per un giorno e subissato di accuse.