Il momento tanto atteso e temuto è arrivato. Nancy Pelosi ha chiesto la messa in stato di accusa Donald Trump. La Speaker ha annunciato di aver chiesto al presidente della commissione che presiede l’impeachment di scrivere gli articoli per la messa in stato d’accusa per il presidente degli Stati Uniti. “I fatti sono incontestabili: il presidente ha abusato del suo potere per un suo vantaggio politico alle spese della nostra sicurezza nazionale”, dice la Pelosi.
“Le azioni del presidente hanno violato seriamente la costituzione, è in gioco la nostra democrazia, il presidente non ci lascia altra scelta che agire”, ha evidenziato la Speaker nella dichiarazione trasmessa oggi in diretta televisiva dopo aver ricordato come in “America nessun è al di sopra alla legge, il presidente non è al di sopra della legge”.
“Oggi chiedo ai nostri presidenti di commissioni di procedere gli articoli di impeachment”, ha ripetuto più volte l’esponente democratica senza specificare nulla sui tempi del voto per la messa in stato d’accusa. Probabilmente potrebbe avvenire già prima della pausa per le vacanze di Natale.
Non si è fatta attendere la risposta della Casa Bianca, che è stata durissima. “Nancy Pelosi e i democratici dovrebbero vergognarsi: Donald Trump non ha fatto altro che guidare il nostro Paese, ottenendo un boom dell’economia, più posti di lavoro ed un esercito più forte, solo per nominare alcuni dei suoi principali successi”, afferma la portavoce Stephanie Grisham su Twitter. “Aspettiamo con ansia un giusto processo al Senato”, conclude. La procedura dell’impeachment prevede che l’incriminazione del presidente venga decisa dalla Camera mentre il processo sia svolto dal Senato che al momento, a differenza della Camera, è a maggioranza repubblicana.
Poco prima della dichiarazione della Speaker, Trump con una serie di tweet aveva detto che se la Camera è intenzionata ad avviare l’impeachment “senza aver un caso e a scapito del Paese” lo facesse “ora, in fretta, in modo che io possa avere un giusto processo al Senato e così il nostro Paese può tornare alla normalità”. “Avremo Schiff, i Biden, Pelosi e molti altri a testimoniare, e riveleremo, per la prima volta come il nostro sistema sia veramente corrotto”, ha detto il presidente, che usa la prima persona plurale, riferendosi alla maggioranza repubblicana che controlla il Senato che dovrà gestire il processo, dall’esito sulla carta scontato, in cui lui comunque sarà l’imputato.