CATANIA. La procura di Catania sta notificando, nei confronti di sette indagati, tre sanitari e quattro legali rappresentanti di ditte farmaceutiche, un avviso di conclusione delle indagini preliminari per l’impianto di stent scaduti di validità nei confronti di pazienti ricoverati nell’ospedale Cannizzaro per interventi di angioplastica tra il 2011 ed il 2012. Dalle indagini svolte dal Nas carabinieri di Catania, è emerso l’impianto di 16 stent scaduti di validità, medicati e non, su complessivi 11 pazienti. Tale pratica ha apportato illeciti vantaggi economici alle ditte fornitrici di stent ed è stato altresì accertato, fa sapere in una nota il procuratore reggente Michelangelo Patanè, come le ditte abbiano fornito all’azienda ospedaliera materiali con scadenze estremamente ravvicinate alla consegna in violazione dei capitolati sottoscritti con la stessa azienda ospedaliera. Sono stati quindi complessivamente contestati 7 differenti abusi d’ufficio; 7 differenti somministrazioni di medicinali guasti e 10 differenti frodi nelle pubbliche forniture. L’impianto di stent scaduti di validità non ha, in concreto, determinato lesioni per la salute dei pazienti, precisa il procuratore, e gli interventi di angioplastica sono stati tutti effettuati in presenza di quadri clinici coerenti con la necessità di procedere all’intervento.
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