Sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino 400mila mascherine chirurgiche e Ffp2 importate illecitamente in Italia. Al centro dell’inchiesta quattro imprenditori cinesi, che puntavano a importare 5 milioni di mascherine nel nostro paese. Proprio a inizio emergenza i quattro hanno aperto la Partita Iva per il commercio all’ingrosso di dispositivi medici o protesi ortopediche ed in breve tempo, dichiarando il falso alla frontiera, e cioè che il materiale fosse destinato a “servizi essenziali” e “pubblica utilità”, hanno usufruito dello “svincolo diretto”.
A Torino la sede legale fantasma dell’azienda, una stanzetta vuota in Via Giacomo Medici, dove era presente solo uno scatolone con dentro 700 kit per diagnosticare il contagio da Covid-19, non conformi alla normativa in vigore relativamente alla produzione ed alla importazione. A Moncalieri, presso il magazzino di un noto market cinese le prime 100mila mascherine sequestrate, poi altrettante in un ristorante Sushi di Orbassano. E intanto un altro carico viaggiava in direzione di Napoli, ma ad aspettarlo a Maddaloni, c’erano i finanzieri campani, in stretto contatto con il reparto torinese, che lo hanno intercettato e posto sotto sequestro. Ora tutto il carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai Pubblici Ministeri Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, che hanno coordinato le indagini.