Nuoto di fondo, per i fuoriclasse del 2022 riconoscimenti dell’International Marathon Swimming Hall of Fame al Circolo napoletano; tra essi, i campioni olimpici di Rio 2016 e Rachele Bruni
Napoli. In programma oggi pomeriggio al Circolo Canottieri Napoli, la cerimonia di premiazione dell’Imshof – International Marathon Swimming Hall of Fame – Class of 2022 Award Ceremony, che decreta l’inserimento ufficiale nella galleria in cui si ritrovano personaggi, società e istituzioni che hanno contribuito attivamente a rendere il nuoto in acque libere unico e indimenticabile.
New York, Melbourne, Londra, Dublino, California e Miami, con esse la città di Napoli entra a far parte della selezionata cerchia delle metropoli di spicco che hanno ospitato l’evento e diviene la prima di lingua non anglofona che partecipa all’Imshof.
La manifestazione si svolge grazie all’impegno dell’organizzatore della storica Capri-Napoli, Eventualmente Eventi & Comunicazione, presiedente Luciano Cotena.
“Per tutti noi, si tratta di una grande soddisfazione, che suggella gli sforzi prodotti in questi anni per organizzare eventi di nuoto in acque libere, come la Capri-Napoli e i mondiali del 2006, e anche legati ad altri discipline. Progetti, per lo più sportivi, che hanno avuto quasi sempre al centro dell’attenzione la città di Napoli” – afferma Luciano Cotena, che sottolinea pure la difficoltà di organizzare tali manifestazioni a Napoli, dove “talvolta si rischia che non sia percepito fino in fondo il grande valore che hanno e le forti ricadute, in particolare in termini turistici”.
Ecco i premi che vengono assegnati al Circolo Canottieri: per i nuotatori, gli olandesi Sharon van Rouwendaal (medaglia d’oro nella 10 km ai Giochi di Rio 2016) e Ferry Weertman (campione olimpico a Rio 2016 nella 10 km), oltre a Rachele Bruni che, oltre alle varie medaglie internazionali ai mondiali ed europei, è stata medaglia d’argento ai Giochi di Rio, e a Caroline Block (Usa) per le sue tante performance d’impatto, tra le quali il record per la gara più lunga 103,6 km in 52 ore di nuoto continuato. Per la categoria honor coach il premio va a Alick Wickman (Isole Solomon); honor administrator (dirigenti) a Beth Yodovin e Evan Morrison (Usa); honor organizations (gare) alla gara londinese di Serpentine; premio alla carriera (Poseidon Award) a Shelly Taylor-Smit (Australia) pure due volte vincitrice della Capri-Napoli, nel 1990 e 1991.
Il premio alla carriera “Dale Petranech Award” va a Steve Mutatones (Usa): riconoscimento alla memoria al francese Georges Michel che ha detenuto per 24 anni il record della Traversata della Manica, fissato nel 1926.
A celebrare questa particolare occasione, in chiusura della due giorni, gli organizzatori hanno predisposto per domattina una competizione di nuoto in acque libere su due distanze, miglio marino (1.852 metri) e 5 chilometri, nelle acque antistanti il Circolo Nautico Posillipo. La “Posillipo Open Water Swin Fest” è aperta ad atleti agonisti e master; ai nastri di partenza, provenienti da 12 nazioni, circa 150 atleti.
In occasione della cerimonia che si svolge in Italia, unitamente ai nuovi inserimenti, saranno consegnati anche i premi che non è stato possibile assegnare in presenza negli ultimi due anni, come quello a Massimo Giuliani, commissario tecnico della nazionale italiana di open water per 25 anni, al quale va l’honor coach 2020, e in primis quello alla Capri-Napoli, che è stata insignita nel 2021 dell’honor organization.
Si ritorna dunque in presenza, dopo due anni di fermo causato della pandemia, per quanto la manifestazione sia riservata unicamente agli addetti ai lavori e con ingresso strettamente ad invito. I campioni del nuoto di fondo tornano a brillare nuovamente nel mare partenopeo, che ricopre un ruolo d’importanza ancora più considerevole nella panoramica mondiale.
Teresa Lucianelli
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