Beppe Grillo non crede alle mosse del governo di Enrico Letta per eliminare l’Imu sulla prima casa, scongiurare l’aumento di un punto percentuale dell’Iva e ridurre le tasse. Il motivo è molto semplice: non ci sono soldi, le casse dello Stato sono vuote. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, insomma, avrebbe ragione: all’appello mancano 8 miliardi di euro, difficilmente reperibili senza un ulteriore salasso ai danni dei cittadini. Mentre il paese va a rotoli, Letta e la sua maggioranza “discutono ogni giorno di temi che non sono prioritari”. E per fare uscire dall’angolo un MoVimento in crisi di identità, lancia una nuova strategia comunicativa: uscire dai palazzi per ascoltare le esigenze dei cittadini e per informare l’opinione pubblica dell’attività parlamentare targata cinque stelle. La stoccata al premier e alla ‘grande coalizione’ arriva con il post ‘No tengo dinero’, pubblicato sul blog dell’ex comico genovese.
La priorità è sopravvivere. Per Beppe Grillo il presidente del consiglio prende solo tempo per non affrontare di petto i veri problemi che attanagliano il paese. “Mentre il Paese affonda pdl e pdmenoelle, dopo aver occupato tutte le poltrone, – si legge nel post – anche quelle dell’opposizione con Sel, Lega e Fratelli d’Italia, immensa presa per i fondelli dell’elettore, si baloccano con il semipresidenzialismo alla tedesca e il doppio avvitamento carpiato con premier alla francese, con riforme costituzionali indifferibili, legge elettorale che non può più attendere (e infatti è la stessa dal 2006 con buona pace di Napolitano). Discutono ogni giorno di temi che non sono prioritari. La priorità in questo momento è coniugare il pranzo con la cena, pagare l’affitto, le spese sanitarie”.
Perché non tagliano gli sprechi? L’Italia vera,quella che non riesce a mangiare e arrivare alla fine del mese, per Grillo non è la priorità per l’esecutivo e i partiti che l’appoggiano. “Siamo in piena emergenza” e loro, sottolinea il leader del MoVimento, “ci dicono che Bisogna dare delle risposte al Paese senza però fare nulla”. Ed elenca gli sprechi che bisogna tagliare: province, auto blu, vitalizi, doppie e triple pensioni e burocrazia. Invece, sottolinea Grillo nel post, “l’unico taglio è sulla povera gente, sui servizi sociali, sugli asili, sui trasporti, sulla sanità”. Ma c’è anche il problema del debito pubblico “di come fermarlo prima che ci trascini a fondo, nessuno ipotizza la sua ristrutturazione, che presto o tardi sarà obbligatoria, con il deprezzamento dei titoli pubblici, nessuno impone come centrale nella politica europea gli eurobond per ripartire su base comune i problemi economici nazionali, forse l’unica possibilità di rimanere nell’euro. Si discute di tutto per non parlar di niente”. E si chiede: “Leggi anti corruzione per recuperare 100/120 miliardi? Leggi per tagliare costi inutili dello Stato, a iniziare dai costi superflui della politica pari a 16 miliardi all’anno? Leggi per recuperare decine di miliardi restituendo allo Stato la gestione delle concessioni, a iniziare dalle autostrade?”. La risposta che da Grillo è semplice: “Nulla di nulla”.
M5S: tra i cittadini per informare. Ma l’aspetto più importante del post di Grillo è la nuova strategia comunicativa del MoVimento. Basta all’immobilismo di palazzo e via libera all’informazione in piazza. Dopo le batoste alle amministrative e le liti interne che stanno minacciando la tenuta, non solo elettorale, occorre scendere tra la gente per informarla dell’attività parlamentare dei cinque stelle. E, contemporaneamente, fare le pulci agli altri partiti. “Quante leggi ha approvato il Parlamento negli ultimi anni? Il M5S non resterà a guardare. Uscirà sempre più dal Palazzo per informare, per ascoltare, per condividere. Cittadini tra i cittadini”.