In Cina due palloni per sopravvivere all’apocalisse

Il 21 dicembre secondo alcune credenze e profezie, si dovrebbe verificare un evento di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, una qualche trasformazione dell’umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. Ma nessuna di queste profezie ha alcun fondamento scientifico. In Cina, Liu Qiyan, un abitante di un villaggio poco fuori da Pechino, ha ideato due grossi palloni anticatastrofe a prova di acqua, ghiaccio e fuoco, utili per sopravvivere alle catastrofi naturali, dai terremoti agli tsunami e nel caso, il 21 dicembre, all’apocalisse della profezia Maya. “Se immergi sott’acqua una pallina da ping-pong – spiega – anche a una profondità di 50 metri questa resisterà alla pressione. Per progettare le sfere ho usato lo stesso principio”. Secondo questo produttore di mobili che si è prestato alle invenzioni, ogni sfera può contenere comodamente 30 persone che possono resistere anche per due mesi grazie allo spazio riservato alle stive di cibo, acqua e bombole d’ossigeno. Liu ha iniziato a lavorare alle sfere anticatastrofe dopo lo tsunami nel sudest asiatico del 2004. Molti anni di fatica per un costo di circa 50mila euro l’una. In tutto ne sono pronte sette. “Solo mia figlia mi sostiene. Tutti gli altri mi credono pazzo. Ma se l’apocalisse ci fosse davvero queste sfere potrebbero salvare molte vite umane”. Per realizzare queste case galleggianti a prova di tsunami ha usato i risparmi di una vita. Nonostante il suo lavoro non ha avuto successo nella vendita, il signor Liu è già al lavoro su una nuova generazione di sfere, con una struttura d’acciaio più resistente.

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