All’estero esistono già da molti anni, ma in Italia arrivano solo ora. Sono i condhotel (o condo hotel), nuove strutture turistiche che abbinano le camere d’albergo a più ampi appartamenti che si possono acquistare come case vacanza. La parola condhotel viene dall’inglese ‘condominium hotel’, hotel condominio, perché i primi sono nati negli Stati Uniti.
I proprietari degli alberghi possono decidere di riservare alcune delle stanze più grandi a proprietari privati che possono comprarle e decidere di trascorrere qui le loro vacanze o di affittare il proprio appartamento ad altri clienti tramite l’hotel dividendo con la struttura l’incasso.
Per aprire un condhotel gli hotel devono avere almeno tre stelle, deve esserci un’unica reception (o portineria) che gestisca gli ospiti dell’hotel e quelli degli appartamenti e un ingresso separatoper i dipendenti e i fornitori.
Il Decreto del presidente del Consiglio è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 22 gennaio 2018 e il provvedimento entrerà in vigore a partire dal 21/03/2018.
Il Decreto definisce il condhotel come un esercizio alberghiero aperto al pubblico a gestione unitaria, composto da una o più unità immobiliari nello stesso Comune che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale, con cucina, la cui superficie totale non può essere più del 40 per cento della superficie destinata alle camere da letto.