Tutti si renderanno conto che il presidente della Repubblica non può sciogliere il Parlamento”: Sabino Cassese, intervistato da David Parenzo e Concita De Gregorio a In Onda su La7, si è lasciato andare a una previsione su cosa succederà mercoledì prossimo in Parlamento. Dopo le dimissioni di Mario Draghi, infatti, Sergio Mattarella ha chiesto un passaggio più trasparente alle Camere, così da verificare se una maggioranza ci sia ancora.
Il professore ha sottolineato che il Parlamento “deve cessare la sua attivita fra 8 mesi”. E non solo, ha ricordato anche che l’Aula “ha dato fiducia al governo e in questo momento è perfettamente funzionante “. Secondo Cassese, insomma, non ci sono fattori che giustifichino uno scioglimento anticipato delle Camere. La fine naturale della legislatura è fissata al 2023. Il suo verdetto comunque è stato molto chiaro: “Continueremo con Draghi”
Il giurista, poi, ha commentato anche il discorso fatto da Giuseppe Conte qualche ora fa. In una diretta su Facebook e prima dell’inizio dell’assemblea congiunta dei parlamentari grillini, il leader del M5s ha chiarito che in mancanza di risposte chiare da parte di Draghi, il Movimento non resterà al governo. Anche in questo caso, analizzando i possibili scenari, Cassese ha posto questa domanda: “Ma il presidente della Repubblica, in presenza di un governo che ottiene la fiducia, a che titolo può sciogliere il Parlamento in questo momento?”.