Nello studio di In Onda (La7) si discute delle proteste di Ultima Generazione con Concita De Gregorio che sostiene che se non ti fai notare la protesta non è efficace. Ospite Carlo Calenda, che la pensa in modo diametralmente opposto. Indicando i ragazzi che stanno spalando il fango in Emilia Romagna, il leader di Azione, puntualizza: “Ti fai notare anche facendo come fanno loro, cioè prendendosi cura delle cose”. “Quello però dopo”, lo incalza Concita. “Se ne stanno prendendo cura dopo che c’è stata la tragedia. Scene come queste si vedono dopo un’apocalisse climatica, non le vedi prima. Le vedi quando c’è da risolvere un’emergenza”. Certo, è costretto ad ammettere Calenda, mentre la De Gregorio ricorda che “i ragazzi di Ultima Generazione chiedono che si intervenga prima, e non di aspettare tragedie come questa”.
“Ma sul clima in Europa non si parla d’altro”, sbotta a questo punto Calenda. “Il problema è chiaro, ogni due parole che dice o che si scrive su un provvedimento europeo c’è n’è una sul clima”. Secondo il leader di Azione il problema è come fare, come risolvere. “Non ci siamo accorti del clima grazie a Ultima Generazione”, ironizza. “Del clima ne parla tutto il mondo ormai da moltissimo tempo. Il problema è come ridurre le emissioni stante il fatto che sono molto collocate in Paesi che non sono parte dell’Europa e farlo è un problema gigantesco”. Poi spiega: “Se usi solo le rinnovabili c’è un consumo del suolo enorme. Dovresti coprire il Molise di pannelli fotovoltaici. Tutto questo è molto più complesso e non c’è nessuna ragione per proteste del genere”. “Questa emergenza è sentita da tutti, non è che l’abbiamo capita grazie a Ultima Generazione”, dice Calenda e David Parenzo cambia argomento: le tasse.