Nessuno investe più nel ‘mercato del mattone’, se prima avere una casa di proprietà era rilevante ora tutti preferiscono l’affitto e non avere il pensiero di dover pagare ogni mese il mutuo. L’Istat rileva che, i muti, i finanziamenti e le compravendite di immobili sono in caduta, su base annua, del 41,2%. Nel secondo trimestre si registrano così le variazioni tendenziali più sfavorevoli dal primo trimestre del 2008. Nel dettaglio, le compravendite di immobili residenziali diminuiscono del 23,6%. In ‘picchiata’ sono anche gli esercizi commerciali, uffici, laboratori e capannoni, che segnano una caduta ancora più forte, pari al 24,8%. Sia per i fabbricati destinati all’abitazione sia per quelli indirizzati all’'attività economica, l’Istituto di statistica, sempre nel secondo trimestre del 2012, osserva ribassi in tutte le ripartizioni territoriali, in particolare nelle Isole, 30,3% sul residenziale, -38,4% sull’economico.
Compravendite. Anche per le compravendite ad uso economico il calo tendenziale è più marcato negli archivi aventi sede nelle altre città, -27,0%, rispetto a quello che si osserva negli archivi con sede nei grandi centri, -21,0%.
Mutui. Sul fronte dei mutui, a livello territoriale sono le Isole, -58,3%, a registrare il calo tendenziale maggiore per i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, mentre nel Centro, -36,0%, il calo tendenziale è inferiore alla media nazionale, -41,2%.