In Usa svolta nella lotta al cancro con terapia genica antitumorale

‘Il momento è storico. Stiamo entrando nella nuova frontiera della medicina’.

Con queste parole la Food and Drugs Administration ha annunciato l’approvazione negli Stati Uniti della prima terapia genica antitumorale.

Parliamo di  un nuovo trattamento antitumorale basato sulla tecnica della cosiddetta terapia genica, ovvero di un  farmaco costituito da cellule del nostro sistema immunitario (linfociti T) che vengono modificate geneticamente. In pratica viene modificato il linfocita che riesce a riconoscere le cellule tumorali e a distruggerle. Il recettore e’ conosciuto con la sigla Car ed e’ tipico di alcuni tipi particolari di tumori, come, per esempio, il linfoma Non Hodgkin, alcune leucemie. Sono farmaci che sono in fase di sperimentazione clinica ormai da qualche anno e questi risultati cosi’ incoraggianti  fanno pensare che la strada intrapresa sia quella giusta.

La terapia genica è un processo che consente di utilizzare il nostro stesso sistema immunitario per aggredire il tumore: ‘Nella maggior parte dei casi si tratta di cellule che vengono prelevate dal paziente stesso e che poi, dopo essere state opportunamente modificate geneticamente, vengono re-iniettate nel paziente’.

 Quello approvato più che un vero e proprio farmaco è una procedura: si chiama tisagenlecleucel (nome commerciale Kymriah) e serve per curare la leucemia linfoblastica acuta (All) in pazienti pediatrici e giovani fino a 25 anni. La sua strategia d’azione è una versione ancora più rivoluzionaria della tradizionale immuno-oncologia personalizzata: l’immunoterapia Car-T (chimeric antigen receptor T cell) riprogramma geneticamente il sistema immunitario di ogni singolo paziente grazie a una procedura complessa e costosa. I linfociti T vengono estratti dal sangue del paziente ed inviati in un laboratorio altamente specializzato dove vengono ‘rinforzati’ ricevendo in dotazione una potente arma, la proteina Car-T in grado di individuare e uccidere le cellule leucemiche. I linfociti potenziati vengono introdotti nuovamente nel circolo sanguigno del paziente e quando trovano l’obiettivo da colpire si moltiplicano fino a distruggere tutte le cellule cancerose.

 L’intera operazione dura all’incirca 22 giorni. Traducendo tutto il processo in dollari si arriva alla cifra record di 475 mila dollari, che rende il tisagenlecleucel il farmaco più caro del mondo.

La terapia di Novartis è indicata per quei pazienti che non hanno risposto alle cure standard. Secondo i dati epidemiologici, negli Stati Uniti ci sono circa 3.100 nuovi casi di leucemia linfoblastica acuta ogni anno. Il 70 per cento di questi risponde alla tradizionali terapie. Il resto, qualche centinaio di pazienti, fino a oggi restava senza speranze di guarigione.

 Kymriah,  aveva già ricevuto il parere positivo da parte di un panel di esperti lo scorso luglio, ha tutte le carte in regola per venire considerato un farmaco capace di salvare la vita: il trial clinico che ne ha dimostrato la sicurezza e l’efficacia si è concluso con l’83 per cento dei pazienti completamente guariti entro tre mesi di terapia con una sola dose del farmaco.

Moreno Manzi

 

Circa Redazione

Riprova

Neuroscienze: la ricerca avanzata e innovativa. Esperti a confronto a Villa Doria d’Angri

Napoli. Notevole interesse per “The EBRAINS-Italy Research Infrastructure for Neuroscience challenges” in corso di svolgimento …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com