Praiano. Professionisti della comunicazione, esperti l e appassionati d’arte, all’evento inaugurale di “Viaggiando … in Costiera”, applaudita esposizione delle opere pittoriche e delle sculture in legno e metallo di Carmelo Vicente Rossi, in arte Caviro, tratta da “Viaggiando”, la personale dell’artista, mostra top level di “Estate a Napoli 2020”.
Basata su L’ “arte cittadina” caratteristica di Caviro, l’esposizione allestita con cura a Praiano all’Hotel Pellegrino, a cura della giornalista professionista Teresa Lucianelli, come il raffinato evento di presentazione e la comunicazione.
Ingresso gratuito, fino al 2 settembre nelle panoramicissime sale affacciate sull’ ”infinito” della Costa d’Amalfi arroccate in posizione strategica sull’arteria principale: la bella struttura, villa della famiglia Rispoli, è incastonata nel curato verde fiorito, di fronte a una veduta d’incomparabile bellezza, con primi piani sull’arcipelago de Li Galli che la leggenda vuole sede delle sirene d’omerica memoria.
“Viaggiando… in Costiera traccia il percorso ultimo dell’artista e narra la sua storia e la sua evidente evoluzione, ponendo a confronto le ambivalenze narrative e le ricerche innovative che Carmelo Vicente Rossi, muovendosi su terreni d’indagine di opposta natura – realtà e fantasia – definisce attentamente con il principale scopo di sviluppare e rendere più accessibili e incisivi i temi alla base della sua arte cittadina – sua specificità – che gli sono cari. Iniziando dalla vita, quella stessa che si spegne inevitabilmente negli agglomerati urbani che vengono abbandonati dall’uomo… e che spengono la vita umana altrettanto inevitabilmente..? La domanda è lecita e la riflessione anche.
La vita, inoltre, dove continuerà? Quale futuro possiamo immaginare? Quali scenari?
La grande forza interiore di Caviro emerge a vinte prepotentemente, nei bassorilievi in legno e metalli, dalle originali forme, come nei quadri.
I lavori artistici dell’artista venezuelano, sempre più conosciuto appunto per la sua ”arte cittadina” ora giungono, grazie all’esposizione curata con grande impegno e professionalità da Teresa Lucianelli, ufficialmente in Costiera amalfitana. Luigi da favola dai colori unici, che fa da sfondo ineguagliabile, con le sue particolari tonalità di azzurro ai quadri di Caviro e alle sue originali sculture dalle forme particolari. È proprio queste tonalità sono state selezionate e preferite dall’artista per la sua più recente produzione pittorica, quali tinte preminenti, affiancate in nuance ai blu profondi del Golfo di Napoli, e in maniera puntualmente equilibrata ai rossi intensi e agli aranciati tipici della sua nativa Victoria, amata e sempre presente nelle sue opere, insieme alla Campania, dove vive per meditata e matura scelta, oltre la passione che è tra ke compimenti della sua esistenza come della sua opera. Così s’incontrano le sue origini e le sue scelte, le sue due onnipresenti ed egualmente importanti appartenenze, in una garbata e fascinosa fusione di pennellate dalle gradazioni caratteristiche delle sue due patrie, quella naturale e quella adottiva: Venezuela e Italia.
A favorire l’ integrazione nei suoi lavori, sono i colori del mare della Campania, intenso e fascinoso e quelli del fuoco, dell’entroterra di Aragua: Venezuela puro e ardente.
Nato viaggiatore soprattutto nell’animo, instancabile, ha sempre errato, motivato dalla sua insaziabile sete di conoscenza, anche quando è rimasto tra le pareti del suo studio a Calvi Risorta, così come da bambino era nella casa dell’amata e nativa Victoria, nell’entroterra venezuelano. Con spirito libero e “curioso” da uomo aperto al Mondo, ha individuato le costanti fondamentali, secondo il suo pensiero che ha tradotto in messaggio estetico: pietre miliari delle sue indagini continuative.
A partire dalle aggregazioni urbane: le città – elementi focali della sua ricerca costante – laddove la vita è veloce, frenetica, e riflettendo soprattutto sul destino delle città condannate a morte, quando vengono abbandonate dalla presenza umana, particolarmente importante secondo Carmelo Vicente Rossi.
Le opere esposte, evocano una realtà lontana eppure tanto vicina e quasi palpabile, e allo stesso tempo indicano un’invisibile presenza errante, alla ricerca di una destinazione immaginata e agognata, e ci riconducono a una lettura che finisce col rivelarsi fondamentalmente soggettiva, in quanto attinge dalle emozioni che le opere stimolano in noi, quanto dal nostro immaginario, stimolato dalla stessa fantasia di Caviro che è comunque egualmente stimolato dalla realtà dalla quale non si discosta mai completamente ma è ancora e riferimento.
Realtà e fantasia convivono nella sua arte cittadina per giungere alfine a integrarsi nel viaggio che egli propone. Dunque, con questa esposizione invita nuovamente l’osservatore a un’interpretazione dalle infinite sfaccettature, squisitamente personale e spontanea del suo “messaggio a colori”. E parte dalle sfumature naturali inconfondibili di Praiano e della Costiera amalfitana, elementi dell’attenta e incessante ricerca che mai terminerà, finché ci saranno vita e pensiero. Omaggio al potere d’indagine della mente umana.
È prioritariamente nei lavori di dimensioni più grandi, che questo si afferma in maniera sorprendente.
Si distingue per grande fascino e valenza emozionale, il contesto della Costa d’Amalfi, di Praiano in particolare, che incanta l’osservatore e ne cattura l’attenzione. Si aggiunga poi la componente importante di una location di stile e d’immagine, quella dell’Hotel Pellegrino, autenticamente signorile, squisitamente indicata per l’esposizione multidisciplinare dedicata a Caviro, ideata, realizzata e curata nei dettagli dalla giornalista Teresa Lucianelli, professionista nel campi specifico, responsabile della comunicazione, autrice pure della riuscita preview – che ha visto la presenza di esperti comunicatori.
La piacevole occasione di questa esposizione, in calendario, con ulteriore proroga, fino al 2 settembre, permette dunque di visitare con ingresso libero la bella villa padronale dove ha sede da tre generazioni della fondatrice famiglia Rispoli, l’Hotel Pellegrino, alla scoperta di un patrimonio paesaggistico ed emozionale di indubbio valore.
Nato a La Victoria, inizialmente chiamata Nuestra Señora de Guadalupe de la Victoria, Carmelo Vicente Rossi è animato da due grandi passioni: il colore e la famiglia. Da qui scaturiscono i fondamenti del suo repertorio artistico: lavori che spaziano tra viaggi reali e immaginari, percorsi spirituali, mari, entroterra aridi, culture e mondi differenti.
Attraverso un poderoso slancio, nelle sue opere vuole valorizzare gli elementi primari e, con grande curiosità, ricerca nuove tecniche per esprimere in maniera efficace le sensazioni vissute e quelle immaginate, come se fossero egualmente reali.
Come non non rimanere coinvolti di fronte alle opere di Carmelo Vicente Rossi, tanto da sentire di essere stati con lui quando ha fissato certe esperienze e, a tratti, di essere in lui, nella sua mente, e rivivere con lui quelle emozioni, oltre il ricordo? La sensazione che si prova, è di avere partecipato, anche soltanto con la propria presenza, alla definizione di quel preciso attimo che ha generato la sua fissazione su tela e pure su legno.
Nei suoi lavori convivono elementi del verismo, quanto dell’espressionismo, che si manifestano nella capacità da un lato di analizzare la realtà analizzata, trasportandola nel quadro, e dall’altro di descriverla con pennellate energiche e incisioni possenti e vigorose nelle forme, tanto da riuscire a condurre – quasi a trascinare – lo spettatore dentro la scena, ora parte della scena stessa.
Dopo il recentissimo successo riscosso al Maschio Angioino di Napoli, con la personale “Viaggiando”, evento top dell’Estate a Napoli 2020, l’evento inaugurale a Praiano è stato contraddistinto da un successo che ha confermato il gradimento di critica e pubblico d’élite. Protagoniste le opere di Caviro, nel raffinato contesto dell’Hotel Pellegrino, del patron Luigi Rispoli incastonato tra il curato verde fiorito e l’azzurrissimo mare della Costiera amalfitana, dalle magnifiche e irripetibili sfumature, catturate su tela da Carmelo Vicente Rossi con abilità e fissato con professionalità nelle belle foto e nelle accurate riprese del riuscito evento praianese, firmate da Luigi Savino.
Una prestigiosa esposizione che sta registrando in questi giorni ampi consensi di critica e presenza di pubblico di qualità e di buon gusto.
AperiArte e cena inaugurale al chiaro di luna, a cura dello stesso Hotel Pellegrino, chef Michele Murgi e Daniela Rispoli; responsabile di Sala, Federico Rispoli; coordinamento struttura della padrona di casa Sandra Dellai, per un risultato impeccabile.
Armando Giuseppe Mandile