Sorrento. Domani, 26 gennaio, appuntamento conclusivo della terza edizione di “IncantiAmoci a Sorrento”. Alle ore 19,30, nella Chiesa dell’Addolorata, tra le più significative location del centro storico, l’atteso spettacolo musicale e canoro: “C’è tutta una vita da scrivere e da fumare sopra il caffè”, di e con Mauro Spenillo e con Antonio De Carmine. Tra il pop e la canzone d’autore, venature di swing, rock e tanta poesia: atmosfere magiche che danno consistenza, armonia e significato al primo album pubblicato dall’etichetta Record M.E., del cantautore Antonio Spenillo.
Anche produttore del disco insieme al fratello Mauro, musicista, compositore, arrangiatore, ed uno dei due componenti di Principe & Socio M.. Un percorso continuo, pieno di pensieri che toccano il passato e ipotizzano il futuro, intensi tramonti e albe silenziose: Antonio Spenillo attraverso un interessante percorso mette in scena tra riflessioni e speranze, se stesso e il proprio vissuto, aprendosi al pubblico e lo coinvolge amabilmente. “C’è tutta una vita da scrivere e da fumare sopra il caffè”, rientra nella rassegna artistica “IncantiAmoci” che pone in primo piano “la musica, la prosa e il canto di qualità e di sentimento” con Napoli protagonista con la sua cultura nella splendida quanto difficilmente conquistabile Terra delle Sirene, dove riescono ad approdare solo talenti e talentuosi, per consolidata prassi.
“Diffondere la conoscenza dell’arte e della bellezza, attraverso un affascinante itinerario che inizia e si conclude nella città di Napoli, storicamente punto d’incontro e di sviluppo di tutte le correnti culturali che hanno attraversato la civiltà”: questo lo scopo principale della manifestazione. Organizzazione dall’Amministrazione comunale di Sorrento, con il sindaco avv. Massimo Coppola, collaborazione fondamentale a cura dell’“Associazione Musiciens” guidata da Salvatore Piedimonte, responsabile della direzione artistica; supporto di “Sorrentoplaytivu”, “Eduardo Tv” “EnergiaOra” e Gruppo Sassi. Spettacoli teatrali, musicali, canori, attentamente selezionati – anche innovativi, in parte presentati in esclusiva – nel qualificatissimo calendario, portati in scena nelle chiese più importanti di Sorrento, preziosità cittadine e luoghi della storia. “C’è tutta una vita da scrivere e da fumare sopra il caffè” segue ai successi riscossi dai precedenti spettacoli che si sono susseguiti. Ultimo in ordine di tempo, nella bellissima Basilica di Sant’Antonino. l’applauditissimo “Ex voto” canti alla divinità, con Fiorenza Calogero e con Marcello Vitale chitarra battente ed elaborazioni musicali.
Fiorenza Calogero ha presentato un nuovo progetto musicale dedicato ai canti del Natale napoletano, che punta a valorizzare la musica tradizionale, intrecciando la persona ai rituali della Fede, e rivestendo il voto di un significato sublime quale dono di pace, promessa di riconciliazione con il mondo, patto divino in quanto “ex voto”, che si eleva alla sfera del sacro. Forte l’espressività del canto e dei suoni, rielaborati dal chitarrista e compositore Marcello Vitale, attraverso i quali Fiorenza ha donato alla platea una fine interpretazione ricca di personalità dei brani scelti, pilastri della consolidata tradizione natalizia partenopea e non solo, di indubbio valore storico oltre che musicale e canoro.
La rassegna è iniziata nella Chiesa dell’Addolorata con “Anime di Napoli” di e con Nio Lauro e con Olimpia La Padula, Gianluca Coppola e Giuseppe Maresca, dedicato alla Napoletanità e ai Napoletanismi: brani di grandi opere e grandi appassionati di Napoli, accuratamente selezionati, considerazioni e riflessioni, elementi principali di una trama fitta che ha condotto lo spettatore ad ampliare le sue conoscenze sulla cultura e le arti di un popolo unico, con una filosofia di vita di geniale originalità. Uno spettacolo che ha contraddistinto già in partenza la manifestazione all’insegna dell’alta qualità. È quindi proseguita nella Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo con “Una Musica Un Dio”, concerto evento con M’Barka Ben Taleb e la sua esclusiva contaminazione, prodotto distintivo di sperimentazioni musicali diverse, teso con slancio propulsivo a divulgare le identità di terre e genti, fondendoli, nel rispetto e nella conservazione delle varie tradizioni, in un unicum Mediterraneo privo di confini, nel quale sono egualmente protagoniste le tre religioni monoteiste: ebrea, cristiana e musulmana, unite dalle sonorità di una musica comune in un unico credo.
Con M’Barka Ben Taleb, Arcangelo Michele Caso: violoncello, Francesco Di Cristofaro: fiati, Gianluca Mercurio: percussioni, Gianluca Rovinello: arpa, Raffaele Vitiello: chitarre, Marta Carbone e Sara Musella: cori. Nell’antica Chiesa dell’Addolorata, “Leggende Napulitane”, presentato da Diego Sommaripa, insieme agli attori Vittorio Passaro, Emanuele Iovino, Vincenzo Lettieri e alla musicista Federica Ottombrino. Cinque intensi ed apprezzati momenti, corrispondenti ad altrettante storie, leggende che rappresentano le nostre radici, patrimonio del nostro teatro, testimonianze di saggezza popolare – ovvero le radici da tutelare – che vanno valorizzate e diffuse, condividendole con la platea per salvarle dal pericolo incombente dell’oblio.
Valerio Giuseppe Mandile