Fiamme nel centro raffineria dell’Eni di Taranto.Per cause ancora da precisare, una tubazione che consente di trasportare il carburante, verso le cisterne, ha preso fuoco, alzando una nube di fumo nero. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Taranto e del distaccamento interno allo stabilimento. A lavoro anche i tecnici dell’Arpa stanno verificando la natura delle emissioni.
Nell’incendio un operaio, Luigi Ancora di 44 anni, è rimasto ustionato ed è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi. In un primo momento era stato condotto nell’ospedale ‘Santissima Annunziata’ di Taranto, ma per la gravità delle condizioni il personale medico ne ha disposto il trasferimento al Centro Grandi Ustionati di Brindisi.
L’incidente è avvenuto durante operazioni di manutenzione. Probabilmente si è verificato un guasto al collettore di una valvola che collega la linea di passaggio del carburante. Secondo i vigili del fuoco intervenuti sul posto, la situazione ora è sotto controllo. Sono in corso indagini su modalità e cause del rogo.
Dopo l’incidente, la centralina di monitoraggio di via Machiavelli, al rione Tamburi di Taranto, ha rilevato un aumento dei valori di benzene in concomitanza con l’incendio nella raffineria di Taranto. Sono stati i tecnici dell’Arpa di Taranto ad accertarlo nell’ambito dei controlli avviati per verificare eventuali ripercussioni dal punto di vista ambientale non solo per l’aria, ma anche per il suolo e la falda acquifera. La nube nera si è creata quando ha preso fuoco la benzina. L’Arpa sta compiendo gli accertamenti anche per comprendere se gli interventi di manutenzione in atto abbiano rispettato la corretta procedura per la prevenzione ambientale.