Incentivi auto, ecco tutti i modelli ammessi allo sconto per il 2022

Dopo le ultime novità introdotte dal Governo con l’approvazione del decreto, cambiano le tipologie di macchine che potranno usufruire delle agevolazioni

Con l’approvazione del decreto sul caro bollette da parte del Governo presieduto da Mario Draghi, è arrivato il primo intervento strutturale per l’auto, con un orizzonte temporale che vada oltre quello di misure estemporanee dalla durata di pochi mesi, ma dove soprattutto gli incentivi all’acquisto di vetture a basso o nullo impatto ambientale siano inserite in un piano con una vera logica di settore, a tutela anche delle aziende e dell’occupazione, stimolando la transizione ecologica.

L’Esecutivo costruisce in sostanza una corsia preferenziale per chi le auto verdi le compra, ma anche per chi contribuisce a fabbricarle e venderle. Nel provvedimento nato per contenere i rincari di luce e gas per famiglie e imprese, dal valore complessivo di 8 miliardi di euro, Palazzo Chigi ha previsto per il comparto automotive la nascita di una formula di sostegno pluriennale. Non un caso, considerando il saldo energetico positivo di un parco circolante più moderno, ma anche il riconoscimento lungamente atteso per un settore che, secondo stime prudenziali, rappresenta circa il 16% del Pil italiano, con un peso economico di 280 miliardi di euro nel 2021.

Agevolazioni auto, le parole del ministro Giancarlo Giorgetti

In conferenza stampa con il premier per illustrare le novità c’erano anche i ministri dell’Economia Daniele Franco, della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Proprio quest’ultimo ha annunciato come il fondo di sostegno al settore automobilistico prevede circa un miliardo di euro l’anno su un periodo di otto anni “per accompagnare il processo di transizione”, mettendo dunque le basi di un intervento che va ben oltre il perimetro dello stesso decreto e punta “a convincere i soggetti della filiera automobilistica ad affrontare la sfida della transizione energetica sul versante della produzione diretta e dell’indotto”.

“L’intervento pubblico è importante – ha proseguito l’esponente della Lega – ma l’iniziativa privata lo è di più, questo serve a convincere a investire a fianco dello Stato”. Per quanto riguarda il punto cruciale del sostegno alle vendite, il ministro Giorgetti ha anticipato come “presto sarà varato un decreto di intesa con il dicastero della Transizione ecologica e sarà diretto a prevedere gli incentivi per l’acquisto di autovetture, non solo elettriche, ma anche ibride”.

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Agevolazioni auto, gli interventi degli ultimi mesi

Il Governo ha scelto dunque un nuovo metodo, più inclusivo, nel tener conto delle esigenze della filiera automobilistica, che non tenga conto solo della fase finale dell’acquisto. Ma anche su questo punto si segna il cambiamento, attraverso un piano di sostegno più strutturato nella disponibilità di fondi nel tempo. E’ un fatto che dall’approvazione della sono stati stanziati circa 1,6 miliardi di euro in sostegni all’acquisto, ma si è trattato in sostanza di una sequenza di misure di rifinanziamento di certo non armoniche.

A marzo 2019 era scattata l’introduzione dell’Ecobonus auto, calcolato in base alle emissioni di Co2 attraverso una doppia fascia: tra 0 e 20 g/km (auto elettriche) e tra 21 e 60 g/km (ibride plug-in). Nel 2020 è arrivato l’incentivo per le auto ibride e termiche a basso impatto, con la fascia di emissioni modificata più volte. Nel 2021 un doppio intervento a favore di auto elettriche e ibride plug-in: il primo il 27 agosto risolto spostando 57 milioni di euro dall’extra bonus a favore di quello vero e proprio, nel frattempo esaurito; il secondo il 24 settembre, con il Governo intervenuto per decreto con lo stanziamento dei 65 milioni di euro. Infine, la Legge di Bilancio 2022 non ha previsto stanziamenti ed ecco dunque la necessità di riattivare il contributo con uno strumento dedicato.

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