Incentivi auto, fondi terminati: si chiede un rifinanziamento

Sono terminati gli incentivi auto destinati all’acquisto di nuove vetture elettriche: il fondo che prevedeva sconti per tutti gli automobilisti italiani intenzionati a cambiare la propria auto con una a zero emissioni oppure con un modello ibrido plug-in sono finiti.

Al momento non è previsto un rifinanziamento dell’eco-bonus per le auto elettriche: Mise e Mef chiedono a gran voce che il Governo si adoperi per risolvere la situazione e fissare nuovi incentivi, per il bene della transizione ecologica che nel settore automobilistico registra evidenti impatti lavorativi e sociali.

Senza ulteriori incentivi, secondo il Mise e il Mef, il rischio è che venga penalizzato tutto il mercato italiano già in grande difficoltà: all’appello, stando alle previsioni, mancherebbero circa 40.000 immatricolazioni di nuove auto elettriche o ibride plug-in da qui alla fine dell’anno. La fine degli incentivi introdotti attraverso la Legge di Bilancio 2018 con la programmazione di tre anni, infatti, era prevista per il 31 dicembre del 2021, ma i fondi sono durati meno, circa due anni e mezzo.

Il portale del Ministero dello Sviluppo economico, tuttavia, fa sapere che restano ancora a disposizione i fondi per acquistare vetture a benzina e diesel a basse emissioni di CO2, sia nuove che usate. Niente da fare, invece, per le vetture a zero emissioni oppure ibride.

Anche Motus-E, l’associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica, lamenta la fine degli incentivi per le auto elettriche e ibride, registrando tra 20.000 e 25.000 immatricolazioni in meno di veicoli a zero emissioni e altri 15.000 in meno di modelli plug-in ibridi.

“Più volte, nel corso dell’anno, abbiamo sostenuto che i fondi dell’Ecobonus sarebbero finiti ben prima del 31 dicembre 2021, complice la crescita record della domanda di auto elettriche – le parole del Segretario generale di Motus-E Francesco Naso riportate sulla pagina Facebook ufficiale dell’associazione – i nostri appelli di rifinanziamento sono rimasti inascoltati. Ci auguriamo che il Governo, oltre a comprendere l’importanza di tale misura per il prossimo triennio nella legge di Bilancio, intervenga tempestivamente per finanziare nuovamente la misura nell’anno in corso”.

Il rischio, fa sapere l’associazione, è quello di bloccare sul nascere il mercato delle vetture a batteria e di ritardare il raggiungimento di prezzi di acquisto comparabili con le auto tradizionali. In assenza di nuovi fondi, Motus-E chiede al Governo di spostare quelli messi a disposizione dall’Extrabonus del Decreto Legge Sostegni Bis.

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