‘È partita la caccia al cinghiale. E il cinghiale è Matteo’, è la battuta amara di un senatore renziano che fotografa il clima in cui vive l’ex premier che attende l’interrogatorio, che avverrà oggi, del padre Tiziano per l’inchiesta Consip.
Quello che si teme è un’eventuale richiesta di arresti, anche solo ai domiciliari, o della trasformazione del reato da traffico di influenze a vera propria concussione per il padre di Matteo Renzi, in vista delle primarie del Pd.
Si ipotizza che alcuni big del Pd, leggi Franceschini, Fassino, Martina ed altri, preoccupati dai possibili sviluppi dell’inchiesta sul padre di Renzi sarebbero tentati dall’idea di spostare in avanti il congresso.
E, in particolare, la celebrazione delle primarie per impedire che la conta congressuale si trasformi in uno scontro all’arma bianca sulle vicende giudiziarie della famiglia Renzi, e sulla vicenda delle tessere gonfiate. Suggestione che almeno uno dei contendenti, leggi il ministro Orlando, potrebbe cogliere al volo.
Le truppe sui territori si assottigliano: in Sicilia gli insospettabili Lumia e Cracolici, gran portatori di voti, starebbero per passare con Emiliano, con Renzi restano solo Raciti e Moscat (Giovani Turchi). In Puglia lo smottamento è ormai imbarazzante: la deputata foggiana Mongiello sta con Emiliano, l’ex-Ppi Grassi pure, Bordo e altri ex dalemiani, da Lecce in su, tifano Orlando.
E dall’Emilia Merola e De Maria fanno sapere che lo amano. Persino in Toscana, dove Emiliano è stato accolto come un reuccio e Orlando continua a mietere consensi tra gli ex Ds (Simoni), la vicepresidente in Regione, Stefania Saccardi, renzianissima, ieri se n’è uscita con una dichiarazione di affetto e di stima per il governatore ‘scissionista’ Rossi.
Il calcio finale è di Roberto Speranza (Mdp): ‘Su Consip chi ha responsabilità non metta la testa sotto la sabbia, ma faccia chiarezza’. Gli scissionisti, del resto, sono pronti come FI, a votare la sfiducia a Lotti. In Transatlantico gira persino la voce che, se arrestassero il padre, Renzi si farebbe da parte per far correre Fassino in sua vece.
Renzi, ovviamente, non dice una parola sulla vicenda e sul padre…
Moreno Manzi