Inchiesta Liguria, Toti verrà interrogato oggi, 23 maggio

È stato fissato per oggi,  giovedì 23 maggio, l’interrogatorio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ai domiciliari per l’ipotesi di corruzione nell’inchiesta ligure. Il governatore, difeso dall’avvocato Stefano Savi, si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Paola Faggioni. La difesa aveva spiegato di non aver avuto modo di leggere il corposo faldone, che aveva ricevuto solo il giorno prima. Toti poi si è reso immediatamente disponibile a rispondere ai pm titolari dell’inchiesta. “Dopo l’interrogatorio faremo istanza di revoca della misura cautelare al gip”, ha fatto sapere l’avvocato.

Intanto continuano a uscire indiscrezioni in merito all’interrogatorio reso da Aldo Spinelli, l’imprenditore intorno al quale ruota l’indagine. Secondo quanto riferito oggi dal ‘Corriere della Sera’, Spinelli, dopo aver chiarito di aver dato contributi a tutti, “Pd, Lega, Forza Italia, Bonino”, avrebbe aggiunto che “io ho fatto la campagna elettorale per la Paita”. Segnala l’inviato del Corriere Alessandro Fulloni, che firma l’articolo, che “quest’ultimo cognome, infilato disinvoltamente nel verbale giudiziario, pesa tantissimo, in Liguria. È quello di Raffaella, 49 anni, senatrice di Italia Viva, partito per il quale riveste il ruolo di coordinatrice nazionale”.

Il Partito Radicale citato è stato spinto a chiarire la situazione. Emma Bonino ha dichiarato di non ricordare alcun contributo economico significativo da parte di Spinelli al partito, né risultano donazioni rilevanti nei registri ufficiali. Il contributo menzionato da Spinelli risale al 1993, quando si iscrisse al Partito Radicale con una quota di un milione di lire (circa 500 euro), un contributo volontario che non ha alcun legame con le somme oggetto delle attuali indagini.

Il Partito Radicale ha risposto alle dichiarazioni di Spinelli attraverso una nota ufficiale: “Spinelli sbaglia ad usare la frase -i soldi li ho dati a tutti, anche a Pannella – quasi fosse un alibi per giustificare i suoi contributi alla politica. Spinelli si è iscritto al Partito Radicale nel 1993 con una quota di un milione di lire, poco più di 500 euro”. Il partito ha poi invitato Spinelli a iscriversi nuovamente nel 2024, ringraziando tutti coloro che decidono di sostenere il movimento.

Il profilo prosegue ricordando che “spezzina, nella scorsa legislatura, eletta con il Pd, è stata deputata, incassando la nomina di presidente della Commissione trasporti” e che suo marito è Luigi Merlo (né lui né Paita, va sottolineato, sono indagati), che in curriculum vanta aver ricoperto il ruolo di vicesindaco di La Spezia, di assessore regionale ai Trasporti durante la giunta Pd di Claudio Burlando e di presidente, dal 2008 al 2015, dell’Autorità portuale del porto di Genova, per poi diventare responsabile dei rapporti istituzionali in Italia per la Msc di Gianluigi Aponte. “Uno che conta, insomma”, commenta il cronista, dando poi comunque conto della scarsa simpatia di Spinelli per Merlo.

Su Paita, invece, i verbali stavolta delle intercettazioni della guardia di finanza riferiscono di una conversazione in cui Spinelli spiega a Toti che vorrebbe partecipare a una trasmissione con lei su un’emittente locale, chiedendogli se avesse nulla in contrario. “Ah sì vacci, io, per me… con Renzi facciamo le alleanze”, è stata la risposta.

Dalle carte dell’inchiesta che ha sconvolto la scena politica ligure, sono emerse ulteriori accuse contro Giovanni Toti. Oltre alle accuse di corruzione semplice continuata e corruzione aggravata per aver agevolato la mafia, è stata formulata anche l’accusa di falso. Questo ha complicato ulteriormente la posizione del governatore, già gravemente compromessa.

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza ha effettuato la copia forense dei dispositivi elettronici sequestrati al presidente Toti al momento dell’arresto, tra cui cellulare, pc e tablet. La difesa di Toti ha rinunciato a partecipare con un proprio consulente a questa procedura, dichiarando la propria serenità riguardo alla mancanza di contenuti compromettenti nei dispositivi. Nei prossimi giorni, verrà eseguita la copia del materiale informatico anche degli altri indagati, in particolare di Signorini e Spinelli.

L’inchiesta che coinvolge Giovanni Toti e altri personaggi di spicco della politica e dell’imprenditoria ligure sta avendo un impatto significativo sulla percezione pubblica e sulla credibilità delle istituzioni locali. Le opposizioni chiedono da settimane le dimissioni del presidente.

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