Nuovo arresto nell’inchiesta sul cosiddetto ‘Madoff della Maremma’, Robert Da Ponte, ex direttore generale della finanziaria Rothsinvest accusato di aver raccolto al nero da clienti italiani e aver trasferito all’estero circa 250 milioni di euro. Su richiesta dei pm di Firenze il gip ha disposto i domiciliari per un avvocato di Grosseto, A. C. . Indagato anche un ufficiale della guardia di Finanza in servizio a Imperia che avrebbe fornito informazioni riservate a C.. Il legale è accusato di associazione a delinquere in concorso con Da Ponte e di accesso abusivo alla banca dati delle forze dell’ordine. Secondo la procura, proprio per entrare in possesso di informazioni riservate sui clienti si sarebbe fatto aiutare dal finanziere. Accertamenti sono in corso anche su un poliziotto in servizio in Toscana. Nella stessa inchiesta, condotta dai carabinieri del ros, il 31 maggio scattarono misure cautelari per altri quattro professionisti collaboratori di Da Ponte: Salvatore Aria, Alfredo Tortorici, Mario Bevilacqua e Stella Terzianz. Un quinto, Paolo Porisiensi, si consegnò dopo pochi giorni. Da Ponte, ricercato con un mandato di cattura europeo, a luglio venne arrestato a Monaco di Baviera. Secondo i pm, spendendo il nome Rothsinvest, con i suoi collaboratori raccoglieva denaro promettendo interessi allettanti e l’anonimato rispetto al fisco italiano.
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