Inchiesta su università, indagato l’infettivologo Massimo Galli

Nella mattinata di martedì 5 ottobre sono scattate alcune perquisizioni e acquisizioni di documenti da parte dei Carabinieri del Nas di Milano nell’ambito di un’inchiesta ordinata dal pm Luigi Furno e dall’aggiunto Eugenio Fusco nei confronti di 33 persone, tra cui 24 docenti delle università del capoluogo lombardo, Pavia, Torino, Roma e Palermo su presunte irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso delle facoltà di medicina e assunzione di docenti e anche di assistenti e dirigenti ospedalieri.

Tra le accuse ipotizzate nell’inchiesta ci sono quelle di associazione per delinquere, corruzione e abuso di ufficio.

Tra i docenti indagati nell’inchiesta della Procura di Milano su presunte iscrizioni e nomine irregolari per un episodio di turbativa e falso ideologico ci sarebbe anche Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano.

Di cosa è accusato Massimo Galli

Uno degli episodi contestati, come si legge nel decreto dei pm, riguarda infatti Massimo Galli, che, in qualità di professore all’Università degli Studi di Milano, “dipartimento di scienze biomediche e cliniche” al Sacco, e di direttore del reparto di malattie infettive, avrebbe “turbato” con “promesse e collusioni”, in concorso col dg della Asst Fatebenefratelli-Sacco Alessandro Visconti e la collega Manuela Nebuloni, la procedura per assumere a tempo determinato “quattro dirigenti biologi” per favorire in particolare “due candidate”. Assunzioni che erano, invece, “fortemente” osteggiate da Maria Rita Gismondo, anche lei nota virologa del Sacco.

Massimo Galli sarebbe indagato anche per un’altra ipotesi di turbativa, oltre a quella relativa alle assunzioni di 4 dirigenti biologi, e in particolare per quella riguardante un posto da professore di ruolo all’Università Statale. Avrebbe truccato il “concorso” per favorire un candidato risultato vincente e avrebbe commesso un falso come componente della “commissione giudicatrice” sul verbale di “valutazione dei candidati” il 14 febbraio 2020. Avrebbe attestato che il “prospetto contenente i punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale”, mentre fu “concordato” solo dopo.

Indagato anche Massimo Andreoni

Oltre a Massimo Galli tra gli indagati dalla Procura di Milano per la vicenda dei presunti concorsi pilotati di docenti e di personale sanitario e irregolarità nelle iscrizioni alle facoltà di medicina ci sarebbe anche Massimo Andreoni, ordinario alla Sapienza di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e primario al policlinico Tor Vergata.

Andreoni, risponde di falso in concorso con Galli e altri colleghi, come componente della commissione giudicatrice del concorso bandito nel luglio 2020 per un professore di seconda fascia all’università di Torino.

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