Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato durante voto sulla fiducia al Governo, Roma 10 settembre 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Incontri tra Usa e servizi segreti italiani, il Copasir: ‘Conte riferisca in Parlamento’

L’onda del Russiagate proveniente dagli Usa travolge anche l’Italia. Il Copasir vuole fare luce sui rapporti tra l’Università di Roma Link Campus e i servizi segreti italiani e non. Intanto dovrebbero essere ormai state accertate gli incontri tra William Barr e i servizi segreti italiani. Ma c’è di più. Lo stesso Barr, oltre alle due riunioni che sarebbero ormai certe, avrebbe incontrato anche il premier Giuseppe Conte.

Il Presidente del Consiglio dovrà riferire in Parlamento sugli incontri tra il politico statunitense e i Servizi Segreti italiani. Giuseppe Conte non sarebbe stato l’unico a conoscenza della serie di incontri e non sarà l’unico a dover riferire al Copasir, Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica.

Ma cosa c’entra l’Italia con il Russiagate? A Roma vive Mifsud, professore della Link University che avrebbe fatto menzione di materiale compromettente legato a Hilary Clinton in mano ai russi, accusati di aver interferito nelle elezioni presidenziali americane agevolando la vittoria di Donald Trump. Per questo motivo gli americani avrebbero avanzato una serie di richieste ai servizi segreti italiani.

 Giuseppe Conte dovrà chiarire la sua gestione della situazione. I fatti risalgono al mese di agosto. Il premier dovrebbe aver avvertito i suoi vice del tempo, Salvini e Di Maio. Alla luce dei rapporti complicati e del governo in caduta libera, non è da escludere che il premier possa non aver condiviso la notizia con i vice. Nel mese di settembre la maggioranza di governo è cambiata e il Presidente del Consiglio dovrebbe aver messo al corrente anche i nuovi alleati.

‘Io assolutamente non sono stato informato di niente. A Ferragosto ero a Castelvolturno e Conte non mi fece neanche mezzo colpo di telefono’. Matteo Salvini, ad Agorà su Rai3, torna così sui possibili coinvolgimenti dei servizi italiani nel Russiagate che interessa l’amministrazione Trump.

Se neanche i vicepresidenti del Consiglio non sapevano nulla di scandali internazionali veri e non – rimarca il leader della Lega – di fondi mai visti né chiesti e che non si troveranno, né il presidente del Consiglio che del resto i servizi segreti li usa come sua dependance, suoi portatori d’acqua e bevande…

Spieghi Conte se qualcuno ha sbagliato e ha qualcosa da nascondere.

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