È stato dedicato in particolare all’ospedale di Arco, struttura a servizio dell’Alto Garda e Ledro nonché dei tanti turisti della zona, l’incontro che si è tenuto oggi in Comunità di Valle fra l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana con il Consiglio della Salute della zona. L’ospedale è infatti un tassello fondamentale della rete ospedaliera provinciale, con alcune vocazioni specifiche, in particolare negli ambiti della procreazione medicalmente assistita (PMA), della pneumologia e della chirurgia multispecialistica. Realizzato alla fine degli anni ’90 ed attivato nel maggio 2004, ha una dotazione di 89 posti letto, dei quali 80 dedicati ai ricoveri ordinari e 9 ai ricoveri diurni, oltre a 6 posti dedicati all’osservazione breve intensiva e a 19 letti tecnici; l’attività è da tempo tornata ai livelli pre-covid e anzi risulta potenziata, ad esempio l’attività chirurgica ospedaliera è passata dai 1.812 atti operatori del 2019 agli attuali 2.238.
L’assessore a Riva del Garda era affiancato dal direttore generale dell’Apss Antonio Ferro e dal direttore dell’ospedale di Arco Andrea Ziglio, nonché dai dirigenti del Servizio provinciale Politiche sociali Federica Sartori e del Servizio provinciale Politiche sanitarie e per la non autosufficienza Andrea Maria Anselmo, presenti anche i dirigenti medici Luca Fabbri (direttore Distretto Sud), Elena Bravi (direttore per l’integrazione socio sanitaria) e Claudio Agostini (direttore Dipartimento transmurale salute mentale).
Nella riunione presieduta dal presidente della Comunità Claudio Mimiola, presenti tutti gli amministratori locali, Segnana ha confermato la forte attenzione dell’amministrazione provinciale e dell’Azienda sanitaria, all’Alto Garda e Ledro, ricordando la visita all’ospedale arcense della scorsa settimana, l’ultimo incontro con il Consiglio della Salute che si era tenuto lo scorso anno e gli interventi infrastrutturali effettuati nell’ultimo periodo, in particolare sul Pronto Soccorso, ma anche sul Centro delle Palme dove sono praticamente conclusi i lavori per l’unità di crisi riservata agli adolescenti.
“Vogliamo dare al territorio la miglior risposta possibile – sono state le parole dell’assessore – per questo stiamo lavorando per potenziare l’ospedale e in particolare il pronto soccorso, fondamentale in una zona ad elevata vocazione turistica come questa: come visto la scorsa settimana, il pronto soccorso è stato implementato con interventi importanti, pensiamo all’osservazione breve con i due ulteriori posti letto e alla realizzazione di una nuova camera calda; sempre la scorsa settimana abbiamo anticipato due notizie importanti, ovvero l’arrivo a inizio settembre di un nuovo ortopedico e l’assunzione di un radiologo esperto che avrà come sede principale l’ospedale di Arco, della quale sarà referente per attività radiologiche innovative”, ha concluso Segnana.
“L’ospedale e il suo territorio sono parte integrante della riorganizzazione dell’Azienda sanitaria che punta ad una rete territoriale, a nuove forme organizzative per dare una risposta sempre più appropriata alla domanda di sanità dei cittadini”, ha aggiunto a sua volta Ferro che ha ricordato come vi sia una rete ben organizzata, che può contare su “32 medici di medicina generale e su ben 5 forme associative di medicina di gruppo integrata, su 7 pediatri di libera scelta e una forma associativa di pediatra, nonché su due centri servizi sanitari, uno a Riva e uno a Bezzecca, oltre che sull’ospedale arcense, sulla palazzina delle Palme e sul Ser. D di Riva”.
Il direttore Ziglio, nel presentare la struttura ha evidenziato alcune delle vocazioni dell’ospedale, in particolare quella del Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), a valenza provinciale, presso il quale lavorano attualmente 6 medici, 5 biologi, 10 infermieri, 2 ostetriche e 4 OSS, oltre a una presenza costante, dallo scorso anno, di almeno un medico in formazione specialistica proveniente dalla Scuola di Specializzazione dell’Università di Verona, e quella della Pneumologia, unità operativa multizonale che rappresenta il riferimento provinciale per diverse attività sia di ambito ospedaliero che territoriale. Ha inoltre sottolineato l’importante ruolo della medicina e del pronto soccorso in un’area anche ad elevato flusso turistico e l’innovativo modello della chirurgia multispecialistica che si è consolidato negli ultimi anni. Ha ricordato infine il potenziamento del Percorso nascita e della funzione consultoriale, presso la quale sono accolte oggi il 100% delle richieste. Un accenno infine anche all’importante contributo dato dall’ospedale e dai suoi professionisti nella pandemia covid, durante la quale erano stati attivati oltre 40 posti letto per l’assistenza dei pazienti Covid – positivi
Infine il dottor Agostini ha illustrato il percorso legato alla gestione del disagio psichico, nonché gli interventi strutturali in corso presso l’edificio Le Palme, dove sono pressochè ultimati i lavori per l’unità di crisi destinata agli adolescenti, che rappresenterà uno dei primi Centri territoriali in Italia di tale tipologia, mentre i lavori di adeguamento del CSM 24 Ore (Centro Salute Mentale) termineranno entro la primavera del 2024. In particolare il nuovo approccio di presa in carico dell’età evolutiva, in grado di rispondere agli attuali bisogni di salute, ed il modello innovativo adottato, stanno attirando anche l’interesse di professionisti provenienti da altre Regioni e aumentando l’attrattività del nostro territorio.
Soddisfazione è stata espressa dagli amministratori presenti: il presidente della Comunità Mimiola, affiancato dall’assessore Tiziana Betta, ha parlato di un bel segnale per la comunità la presenza dell’assessore provinciale Segnana e di tutto lo staff tecnico; apprezzato in particolare lo sforzo sul Pronto Soccorso e i lavori dedicati alle strutture sanitarie, fra cui quello del Centro Le Palme.