Il crollo di consensi del Movimento Cinquestelle è ormai sotto gli occhi di tutti e si cerca di correre ai ripari. L’ultimo baluardo si chiama ASPI con i pentastellati che non ne vogliono sapere di retrocedere, ansiosi di sbandierare ai quattro venti e soprattutto ai propri elettori che la promessa fatta dopo la tragedia del Ponte Morandi (fuori i Benetton) è stata mantenuta.
Dovesse retrocedere anche su questo, probabilmente, il Movimento finirebbe per implodere. Atteso ad horas il verdetto finale su un dossier delicatissimo, l’esecutivo sa che la strada è piena di ostacoli: dal Recovery Fund al rebus sulla proroga dello stato di emergenza, passando per le varie crisi industriali (ex Ilva su tutte) il Governo Conte Bis cammina su un filo.
E’ da un po’ che ha preso piede l’ipotesi di un Governissimo guidato da Mario Draghi già a settembre. Sia chiaro, solo voci, alimentate e ravvivate nelle scorse ore da uno “strano” incontro, quello tra Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex leader M5S e l’ex Presidente della BCE, accreditato dalle indiscrezioni nei mesi scorsi come possibile premier.
Con un particolare tutt’altro che trascurabile: sembra che nè i big pentastellati nè il Premier Conte fossero a conoscenza dell’incontro, ma anzi spiazzati dalla mossa dell’ex Capo politico pentastellato.
I conti non tornano neppure alle opposizioni, con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e anche qualche renziano che vogliono vederci chiaro: “Di Maio incontra Draghi e manda a dire a Conte : Giuseppe stai sereno. È avvilente assistere a giochi di palazzo mentre gli italiani affogano”, dice Giorgia Meloni.
Non sono mancate illazioni, ironia e grida al complotto tanto che alla fine lo staff dell’ex capo politico del M5s è dovuto intervenire con una nota: “Siamo enormemente sorpresi e dispiaciuti dall’approssimativa ricostruzione di alcuni organi di stampa circa l’incontro tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Le dietrologie di pochi non ci interessano”, fanno sapere.
Poi sottolineano: “In qualsiasi altro Paese normale un incontro del genere sarebbe stato accolto positivamente, visto che il titolare della Farnesina sta seguendo il negoziato europeo e si confronta con i principali analisti, tra i quali naturalmente c’è anche Mario Draghi. Invece qui leggiamo di possibili o presunti complotti legati evidentemente alla malafede di qualcun altro. Il ministro Di Maio continua a lavorare per il Paese e a sostenere fortemente l’azione di Governo, come ha sempre fatto”.