Indian commuters walk beside a suburban train as it approaches a station in Mumbai on February 24, 2010, as Indian Railways Minister Kumari Mamata Banerjee presents the railway budget for the fiscal year to March 2011 in the Indian Parliament. The Indian railways, begun 156 years ago by Britain's colonial rulers -- still the main form of long-distance travel in the country of billion-plus people despite fierce competition from new private airlines -- runs 14,000 passenger and freight trains and carries 18.5 million people daily. AFP PHOTO/ Pal PILLAI (Photo credit should read PAL PILLAI/AFP/Getty Images)

India: coronavirus, Ferrovie Indiane riavviano 15 tratte

Le Ferrovie Indiane hanno avviato oggi una graduale ripresa del trasporto passeggeri, interrotto a causa dell’epidemia di coronavirus e delle misure di contenimento, con 15 collegamenti andata e ritorno da Nuova Delhi a Dibrugarh, Agartala, Howrah, Patna, Bilaspur, Ranchi, Bhubaneswar, Secunderabad, Bangalore, Chennai, Thiruvananthapuram, Margao, Mumbai (Centrale), Ahmedabad e Jammu (Tawi).  Alcuni dei collegamenti avranno cadenza quotidiana, altri bisettimanale e altri settimanale. Da ieri pomeriggio sono state aperte le prenotazioni, esclusivamente sulla biglietteria online, e in tre ore sono stati venduti i primi 30 mila biglietti. Le biglietterie fisiche e quelle automatiche non saranno in servizio e le stazioni resteranno chiuse, salvo l’ingresso dei passeggeri muniti dei biglietti acquistati su internet. Non funzioneranno neanche le biglietterie automatiche. Potranno partire solo viaggiatori asintomatici, che dovranno sottoporsi al controllo della temperatura e avranno l’obbligo di indossare mascherine e scaricare l’app per il tracciamento Arogya Setu. Non saranno fornite lenzuola o coperte e i distributori automatici di alimenti non saranno attivi. Saranno seguite regole speciali sul condizionamento dell’aria e le temperature saranno tenute a un livello piu’ alto del solito.

Le Ferrovie Indiane, inoltre, stanno facendo viaggiare dei treni speciali (Shramik Special) per trasportare nei loro luoghi di origine i migranti interni bloccati lontano da casa a causa del lockdown imposto dal 25 marzo e in vigore fino al 17 maggio: sono centinaia di migliaia le persone che vivevano e mangiavano negli stessi luoghi in cui lavoravano nelle grandi citta’ e che si sono trovati senza un tetto e senza cibo. Da quando il governo ha dato il via libera ai movimenti interstatali dei lavoratori migranti, il 29 aprile, a oggi hanno viaggiato 468 treni speciali trasportando circa 500 mila persone in diversi Stati, con una prevalenza dell’Uttar Pradesh (172 treni) e del Bihar (cento). Il ministero delle Ferrovie ha ora deciso di aumentare la capacita’ di quei treni da circa 1.200 a circa 1.700 passeggeri, modificando le linee guida sul distanziamento.

L’operatore ferroviario pubblico indiano ha anche riservato 20 mila carrozze all’emergenza sanitaria: 5.231 sono gia’ state convertite in centri Covid-19 ovvero possono essere utilizzate dagli Stati per l’isolamento di pazienti o di casi sospetti. Le Ferrovie Indiane metteranno anche a disposizione 2.500 medici e 35 mila paramedici assumendoli a tempo determinato in varie aree del paese. Per le necessita’ sanitarie sono state individuate 216 stazioni per la distribuzione di forniture di farmaci e altri beni essenziali. Infine, le Ferrovie non hanno mai interrotto il trasporto merci; il servizio di ristorazione ha distribuito pasti ai bisognosi ed e’ stata avviata la produzione di dispositivi di protezione individuale per uso interno.

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