Il primo ministro indiano Narendra Modi ha inaugurato il cantiere di un controverso tempio indù ad Ayodhya, nello Stato dell’Uttar Pradesh, un gesto simbolico che getta benzina sul fuoco delle tensioni etniche e interreligiose, a un anno dalla cancellazione dell’autonomia del Kashmir, regione a maggioranza musulmana contesa con il Pakistan.
Il nuovo tempio, uno dei cardini delle promesse elettorali del Bjp, sorgerà sul sito dove, nel 1992, estremisti indù demolirono la Babri Masjid, un’importante moschea che vi sorgeva fin dal medioevo.
Modi ha presenziato alla cerimonia indossando, come fa sempre da qualche tempo nelle occasioni pubbliche, una mascherina protettiva.
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