Per la polizia indiana non ci sono dubbi. Da una perizia effettuata sui fucili sequestrati a bordo della Enrica Lexie, infatti, risulta che da essi sono partiti i proiettili che hanno ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio. Alcuni media locali, infatti, riportano quanto contenuto Il contenuto nel rapporto del Laboratorio scientifico della polizia. “I periti – scrive l’agenzia di stampa Pti – hanno lavorato su otto fucili identificando i due da cui sono partiti i proiettili mortali”.
L’agenzia riporta indica inoltre che “la polizia ha sequestrato dopo l’incidente sei fucili Beretta e due mitragliette FN Minimi di fabbricazione belga fra le 15 armi ed i 10.000 proiettili presenti sulla nave”.
“I due fucili Beretta utilizzati per commettere il reato”, viene ancora precisato, “sono stati identificati dopo test scientifici”. “Abbiamo potuto identificare le due armi – sostengono i periti – dopo aver esaminato i proiettili recuperati dai cadaveri delle vittime. Nessun arma da cecchino è stata utilizzata per l’uccisione dei pescatori”. “E non abbiamo localizzato – concludono gli esperti secondo l’agenzia – alcuna alterazione nel materiale sequestrato”.
Secondo un altro responsabile del del Laboratorio scientifico della polizia (Fsl) di Trivandrum coincidono anche “il tipo di scanalature sui proiettili che erano nei corpi dei pescatori e su quelli sparati nei test di due fucili Beretta ARX 160”.” Dopo aver condotto accurati test sui sei fucili Beretta sequestrati – ha precisato il responsabile – il Laboratorio ha identificato i due usati per uccidere i pescatori”. Al riguardo, conclude il giornale, il Fsl ha consegnato ai responsabili dell’inchiesta un dettagliato rapporto riguardante i test di tiro, la balistica e le impronte digitali”.Il commissario Ajith Kumar, responsabile del Gruppo investigativo speciale (Sit) che ha realizzato il sequestro delle armi a bordo della petroliera, non ha voluto commentare la notizia.
Oggi la notizia viene riportata anche dal quotidiano The Hindu, secondo cui il rapporto del Laboratorio scientifico è sato consegnato mercoledì scorso al magistrato di Kollam che sta seguendo la causa contro i marò in carcere a Trivandrum. “Questo sviluppo, si legge ancora nel giornale, potrebbe portare ad una decisione favorevole per il rilascio della nave sotto sequestro dal 26 marzo scorso”.
E’ stato invece accolto dalla Corte Suprema, il ricorso dell’armatore della Enrica Lexie contro un precedente verdetto di un tribunale del Kerala che bloccava la partenza della nave. I giudici, dopo aver ascoltato gli avvocati della compagnia di navigazione italiana, hanno aggiornato l’udienza al 20 aprile.