Aveva una relazione con un ragazzo di un altra tribù e per questo doveva essere sottoposta ad una punizione esemplare, una punizione che avrebbe fatto capire alle altre giovani del villaggio cosa succede se non si rispettano le regole. Inizialmente ‘il consiglio degli anziani’ aveva deciso di multare la ragazza con 25mila rupie, all’incirca 300 euro, somma piuttosto consistente da quelle parti. Non potendo pagare si è optato per un secondo tipo di punizione, quella fisica, che consisteva esattamente in uno stupro di gruppo. È accaduto in India, in un piccolo villaggio dell’India orientale, in West Bengala. La ragazza aveva appena 20 anni ed è stata violentata da una decina di uomini più grandi, quelli appartenenti al “Khap” cioè al “consiglio”, coloro che la giovane era solita chiamare ‘zii’ perché suoi vicini e non poteva immaginare che sarebbero stati proprio loro a sottoporla a violenze di ogni tipo per ore. Quando il mattino seguente i genitori della vittima hanno visto rientrare la giovani in pessimo stato, hanno deciso di scappare dal villaggio e dirigersi all’ospedale dove la ragazza è ricoverata in gravi condizioni. La famiglia si è fatta coraggio e ha denunciato tutti coloro che hanno partecipato allo stupro, si dice siano 13, di cui in molti sarebbero già stati arrestati. Intanto in molti villaggi del Paese hanno organizzato una fiaccolata in segno di solidarietà alla vittima.
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