Vola la produzione industriale a gennaio, ai massimi dal 2011. Grazie, soprattutto, al boom dell’auto. A gennaio 2016, rileva l’Istat, l’indice destagionalizzato aumenta, rispetto a dicembre 2015, dell’1,9%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice aumenta dello 0,2% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Inoltre, l’indice, corretto per gli effetti di calendario, a gennaio aumenta in termini tendenziali del 3,9% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di gennaio 2015).
L’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i comparti; aumentano i beni strumentali (+5,7%), i beni intermedi (+2,5%), l’energia (+1,8%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (+0,5%), Rileva ancora l’Istat. In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2016, un aumento significativo nel comparto dei beni strumentali (+9,5%); aumentano anche l’energia (+2,8%), i beni intermedi (+2,3%) e i beni di consumo (+1,2%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, a gennaio 2016, i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,3%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+7,9%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti dell’attività estrattiva (-3,9%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,6%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,6%).