Rinviata Giunta per le elezioni, slitta ineleggibilità di Berlusconi

Sarà rinviato di sette giorni lo scontro sulla ineleggibilità dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. La Giunta delle elezioni e delle immunità, che doveva riunirsi oggi per l’elezione del presidente, e poi analizzare la proposta ‘grillina’ di ineleggibilità di Silvio Berlusconi è ‘aggiornata’ alla prossima settimana. L’annuncio arriva dal presidente dei senatori della Lega, Massimo Bitonci, specificando che “la richiesta è venuta dai gruppi della maggioranza e la Lega si è detta contraria, come il Movimento Cinque Stelle” mentre Sel ha accettato a condizione che fosse un rinvio con data certa. Un rinvio, probabilmente, giustificato dall’assenza di una linea unitaria del Pd sulla nomina di un leghista alla guida della commissione e sulla bocciatura della richiesta dei senatori grillini di votare ineleggibilità dell’ex presidente del consiglio. Gli occhi da giorni sono tutti puntati sul Pd: i commissari Democrat, seguiranno la linea dell’ultimo ventennio, salvando il Cavaliere, oppure mineranno la tenuta dell’esecutivo di larghe intese presieduto dal ‘vice segretario’ appoggiando la proposta del M5S? Tutto, naturalmente, si gioca sui numeri, (8 Pd, 8 Centrodestra, 4 M5S e 1 Sel) espressione della tenuta di accordi politici. E stando al rinvio di oggi non si esclude che sia prevalsa la linea Casson, appoggiata da quattro commissari Pd, contrario a votare un leghista presidente e ‘propenso’ ad appoggiare la proposta grillina sulla ineleggibilità di Silvio Berlusconi, ai sensi della legge 361 del 1957. Ma se dovesse continuare a prevalere la linea dura contro il Cav stando alle parole di Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia al Senato, il governo Letta cadrebbe. “In questi venti anni – spiega il senatore del Pdl – Berlusconi è stato alternativamente leader politico e presidente del Consiglio. Nel 1996 la maggioranza di centrosinistra non ha ritenuto di dichiararne l’ineleggibilità. Sono passati da allora 17 anni. Mi chiedo come si possa solo pensare di far valere ora quella norma”. “Ieri, il Pd, ha tentato di non far eleggere i grillini. Oggi potrebbe sostenerli nel dichiarare ineleggibile Berlusconi. Evidentemente vogliono vincere correndo da soli. In ogni caso se il segnale politico che viene dalla Giunta propende per l’ineleggibilità di Berlusconi non c’è molto da aggiungere”. Il governo di Enrico Letta avrebbe vita breve.

 

 

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