Quasi 28 miliardi di euro in più autorizzati dal Cipe e destinati a migliorare le infrastrutture del Paese. Tra gli stanziamenti, quasi tre miliardi per il nuovo collegamento ferroviario Palermo – Catania. Al Mezzogiorno, almeno sulla carta, andrà il 51% degli ulteriori 15 miliardi 400 milioni stanziati per le ferrovie e il 52% dei 12 miliardi e mezzo destinati al trasporto su strada. Un miliardo 700 milioni servirà all’installazione della tecnologia Ertms da Nord a Sud, da Est a Ovest, isole comprese.
Durante la riunione del Cipe, come spiega una nota pubblicata sul sito istituzionale del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, “è stato dato l’ok all’aggiornamento 2018 – 2019 del contratto di programma Investimenti Rfi – Mit 2017-21. Un passaggio molto importante che non solo segna un cambio di passo nella velocità di aggiornamento di questi importanti documenti, ma prevede la contrattualizzazione di circa 15,4 miliardi di euro in più. Risorse che vengono impegnate, in particolar modo, per il recupero del gap infrastrutturale del sud (a cui è destinato circa il 51% delle nuove risorse), per accelerare di 15 anni l’installazione di tecnologie Ertms(European rail traffic management system) su tutta la rete, così da rendere il sistema ferroviario italiano tra i più avanzati al mondo per sicurezza, prestazioni ed efficienza, grazie a un investimento di 1,7 miliardi di euro finalizzato all’ammodernamento tecnologico di linee e di impianti ferroviari”.
Dei 15,4 miliardi di euro complessivi in più previsti dall’aggiornamento, 2,5 miliardi vengono poi destinati all’aumento della sicurezza, con l’avvio, tra l’altro, di un importantissimo programma dedicato alla conservazione e all’efficientamento di oltre 19mila opere tra ponti, viadotti e sottovia. Il resto delle risorse verranno impiegate, in particolar modo, per valorizzare le ferrovie turistiche, interventi a supporto delle linee regionali, i principali nodi urbani, le nuove line di Alta capacità e i collegamenti di ultimo miglio per porti, aeroporti e terminali.
“Molte – sostiene il ministero – le opere a cui viene dato nuovo impulso e fondi nell’aggiornamento del contratto di programma, ritenute prioritarie e subito cantierabili. Si punta molto sugli investimenti volti a garantire una connettività ‘a rete’ su tutte le principali direttrici con l’obiettivo di aumentare progressivamente il numero di capoluoghi collegati tra loro in meno di 4 ore e mezzo. In questo senso l’aggiornamento del contratto di programma destina nuove risorse, ad esempio, al completamento della Napoli – Bari (2,1 miliardi) e del nuovo collegamento Palermo – Catania (2,985 miliardi di euro). Si completano le coperture del Terzo Valico dei Giovi sul Corridoio Reno – Alpi e del nodo di Genova (818 milioni) e proseguono le fasi per il completamento della velocizzazione Roma – Pescara (211 milioni), per il potenziamento della linea Gallarate – Rho (500 milioni) e per il quadruplicamento della Pavia – Milano Rogoredo (250 milioni). Nell’ambito dei 1.045 milioni di euro destinati alla valorizzazione delle reti regionali si dà forte impulso, tra gli altri, sia a interventi di elettrificazione della linea Barletta – Canosa, dell’anello bellunese e della linea Roccaravindola – Isernia – Campobasso sia ad interventi di potenziamento della linea Ponte S.Pietro – Bergamo – Montello, della linea Arechi – Pontecagnano Aeroporto, della linea Maerne – Castelfranco Veneto, della linea Empoli – Siena e della linea Caltagirone – Gela“.
Nuove risorse per 1,5 miliardi di euro vengono destinate allo sviluppo delle aree metropolitane. Uno degli interventi più rilevanti riguarda l’area metropolitana di Roma con l’avvio a realizzazione del raddoppio Cesano – Bracciano, sulla tratta Roma – Viterbo. Ma tanti sono anche gli interventi previsti di upgrading infrastrutturale e tecnologico dei nodi ferroviari delle principali città italiane. Per lo sviluppo dell’integrazione modale sono poi destinate nuove risorse per 242,12 milioni di euro, per avviare la fase realizzativa del nuovo collegamento della ferrovia con l’aeroporto di Brindisi e per l’ulteriore potenziamento dei collegamenti ai porti di Trieste, Ravenna, Brindisi e Livorno.
Per quanto attiene il trasporto su strada, 12 miliardi e mezzo di euro in più sono destinati a nuove opere e a un importantissimo piano di manutenzione di ponti, viadotti e gallerie. Questa la principale novità contenuta nell’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma Anas 2017-2020 portato dal Mit, ieri, al Cipe e approvato. Con l’aggiornamento del contratto di programma il 52% degli investimenti di Anas andrà al Sud Italia e nelle isole e 2,657 miliardi di euro sono destinati, su input del Governo, alla manutenzione di ponti, viadotti e gallerie. Un imponente piano per rendere più sicure le infrastrutture italiane, a garanzia di tutti coloro che viaggiano. Inoltre vengono destinati al piano Cortina 100 milioni di euro in vista dei Mondiali di sci alpino 2021 e le Olimpiadi invernali del 2026.
“Una novità che caratterizza questo aggiornamento di programma Anas – sostiene il Mit – è un allegato che contiene, su imput del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un elenco di interventi per i quali finalizzare prioritariamente le risorse per progettazione per investimenti da inserire nei successivi aggiornamenti e nel prossimo Contratto di programma. Tra le opere a cui si dà priorità c’è, ad esempio, la realizzazione di nuovi ponti sul Po, il potenziamento e la messa in sicurezza della Ss148 Pontina, la messa in sicurezza della rotonda Faustina di Lodi, un nuovo itinerario di collegamento Catanzaro – Crotone, viabilità di accesso all’hub portuale di Savona“.