Inps e Conte: ‘Problemi per hackeraggio del sistema’. 300mila domande in un giorno

All’Inps sono giunte 100 domande al secondo, con 300mila richieste ad oggi, e questo ha creato qualche problema. Lo ha detto, a quanto viene riferito, il premier Giuseppe Conte alle opposizioni riunite a Palazzo Chigi. Il premier avrebbe spiegato che c’è stato anche un hackeraggio del sistema.

La notizia è stata confermata all’ANSA anche dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. “Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”. “Ovviaente nei giorni scorsi – ha aggiunto – abbiamo informato le autorità di sicurezza nazionale, polizia e ministri vigilanti”.

Tridico ha fatto sapere che il sito dell’Inps sarà riaperto con orari diversi per chiedere le prestazioni per patronati e consulenti e per i cittadini. “Lo riapriremo dalle 8.00 alle 16.000 per patronati e consulenti e dalle 16.00 per i cittadini”.

Il disguido sul sito dell’Inps con lo scambio di identità tra gli utenti “è una cosa gravissima che non deve succedere” e “sarà oggetto di verifica”, ha spiegato la vicepresidente dell’Inps Maria Luisa Gnecchi sottolineando che il disguido è durato cinque minuti. Gnecchi ha detto comunque che nessuno perderà il sussidio e che se le risorse dovessero esaurirsi saranno rifinanziate. Nessuno, ha detto, “resterà senza bonus. Cerchiamo di collaborare”.

Le dichiarazioni della Gnecchi sono arrivate dopo molteplici segnalazioni che riferivano di difficoltà nell’accedere al sito dell’Inps a causa dell’enorme quantità di richieste per l’indennità ai lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell’emergenza coronavirus.

“Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati”, dice il Garante per la Privacy Antonello Soro. “Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps – aggiunge Soro – e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è assolutamente urgente che l’Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati”.

“Dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari – ha affermato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico all’ANSA -. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri”.

“Nessun click day – assicura il presidente dell’Inps – non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”. “Come abbiamo detto più volte – afferma Tridico – le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre”.

Altre misure sono già attive, come il bonus babysitter e il congedo speciale covid, la procedura cig è attiva dalla scorsa settimana.

Su Twitter il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, dopo le notizie degli attacchi hacker ai siti dell’Inps e dello Spallanzani, ha scritto: “Alcune infrastrutture strategiche sono state sotto attacco di hacker. Bisogna subito convocare il Copasir per chiedere al Dis quale reazione è in atto. Questi sciacalli vanno fermati immediatamente”.

“Possiamo anche pensare che il sito Inps abbia subito un attacco hacker, circostanza che andrà valutata con gli accertamenti e con la velocità con cui le autorità competenti si muoveranno, ma è evidente che la procedura è stata messa in piedi in pochissimo tempo e forse non si è avuta la possibilità di testarla a sufficienza e renderla più sicura”: è il parere di Gabriele Faggioli, presidente del Clusit, l’Associazione italiana per la Sicurezza Informatica. “Magari si sono unite diverse circostanze ma appena ho letto dei problemi degli utenti ho pensato ad un bug”.

 

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