Una città che guarda al futuro, che mette insieme energie e sinergie per rafforzare il sistema di accoglienza e garantire maggiore qualità ai servizi pubblici per l’immigrazione. Ѐ questo il cuore del progetto europeo CA.T.A.N.I.A – Capacitybuilding Temi e Approcci nuovi per l’Integrazione e l’Accoglienza, promosso dal Comune di Catania e realizzato con il contributo di alcune realtà del privato sociale, che è stato presentato oggi nell’Aula Consiliare di Palazzo degli Elefanti.
«Siamo molto orgogliosi – dichiara Giuseppe Lombardo, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania – di ospitare e promuovere nella nostra città un progetto che fa dell’inclusione uno strumento fondamentale di sviluppo. È un’iniziativa nella quale il Comune di Catania crede fortemente non soltanto in qualità di Ente Capofila, ma perché rafforza ancora di più la sinergia tra pubblico e privato sociale, contribuendo a innalzare il livello di qualità dei servizi offerti ai cittadini stranieri».
Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno con i fondi del FAMI, sarà l’occasione per garantire a più di 160 operatori della Pubblica Amministrazione un percorso di formazione qualificato con la possibilità di confrontarsi con i maggiori esperti italiani ed europei sui temi legati all’accoglienza e all’inclusione. Prestigiosa la presenza tra i docenti di Donatella Di Cesare, filosofa, saggista e editorialista italiana che insegna Filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma.
«Il progetto – aggiunge Domenico Palermo, coordinatore dell’iniziativa – è un importante investimento sulle risorse umane delle Istituzioni pubbliche locali per migliorare la capacità della città di Catania, una delle principali porte d’accesso all’Europa, nella gestione del complesso fenomeno dell’immigrazione. Due gli obiettivi principali che vogliamo raggiungere: stimolare il ripensamento concettuale di tutti i luoghi comuni legati alla figura dello straniero e coniugare più efficaci politiche di integrazione per creare più sicurezza. La storia e l’esperienza insegnano che l’esclusione dei più fragili non solo nega diritti fondamentali delle persone ma innalza il livello di minaccia e di conflitto sociale. Non è dunque con maggiore esclusione che vinceremo la sfida delle migrazioni».
Aggiornamento e rafforzamento delle competenze professionali sono al centro del progetto, ma anche la creazione di uno sportello di consulenza per la gestione di casi complessi e difficili e l’istituzione di un servizio dedicato, che mette a disposizione un team di mediatori culturali per supportare il lavoro di accoglienza degli operatori.
«È un’occasione che non potevamo perdere, un nuovo modo di ripensare alla cultura delle migrazioni, che attraverso una rete territoriale solida sia in grado di proporre nuove strategie e modelli di intervento», ha sottolineato Lucia Leonardi, responsabile del progetto e incaricata di Posizione Organizzativa – Azioni di Sistema all’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Catania.
Presenti alla conferenza stampa Salvatrice Rizzo, Direttrice del Centro per l’impiego, Maurizio Battaglia, che ha portato i saluti del Direttore del Carcere di Bicocca, Giuseppe Russo e i referenti dei partner del progetto: Consorzio Il Nodo, Consorzio Sol.Co., Cooperativa sociale Prospettiva, Associazione Eris, Cooperative sociali Fenice e Marianella Garcia.
È una città che si fa Europa, quella presentata oggi, che include, accoglie, genera sviluppo e crea un movimento sociale e culturale innovativo, replicabile e riproducibile in altri territori.