Il primo rinforzo dell’Inter di Antonio Conte sarà, quasi sicuramente, Edin Dzeko. La riunione operativa in sede tra l’allenatore e i vertici della società nerazzurra è servita per pianificare le mosse di mercato per costruire la squadra ‘richiesta’ dall’ex ct della Nazionale. E questa potrebbe essere la settimana decisiva per portare in nerazzurro l’attaccante della Roma: nei prossimi giorni è previsto un vertice con la società giallorossa per chiudere il discorso relativo al trasferimento dell’attaccante classe 1986. Tra l’Inter e Dzeko è già stato raggiunto un accordo per un biennale con opzione per il terzo anno e nella trattativa per portare il bosniaco a Milano potrebbe inoltre essere inserito un ragazzo del settore giovanile. Bisogna convincere la Roma che valuta il bosniaco circa 10/12 milioni di euro. L’accordo sarà trovato visto che l’attaccante ha già comunicato alla Roma di non voler rinnovare il contratto nonostante gli fosse stato offerto un triennale.
L’Inter è pronto ad accaparrarsi il giovane Nicolò Barella: il centrocampista del Cagliari ha il gradimento parte di Antonio Conte. Il calciatore non chiude le porte e fa capire di voler fare il salto di qualità e vede di buon occhio il trasferimento a Milano. La trattativa sarà lunga non solo perché il presidente del Cagliari valuta il giovane centrocampista 50 milioni di euro ma bisogna superare la concorrenza della Juve pronta a fare uno sgambetto ai nerazzurri. Discorso simile vale per Federico Chiesa. La Fiorentina vorrebbe blindare il suo gioiello per aprire un’asta tra le società interessate. Si partire da una base di 70 milioni e la proprietà dell’Inter sarebbe pronta ad investire per il talento viola. Il giocatore usa parole diplomatiche dal ritiro di Coverciano per gli impegni con la nazionale italiana. Ma i bene informati danno per sicuro il suo addio alla Fiorentina per sbarcare alla corte di Antonio Conte dove avrebbe la garanzia di vestire la maglia da titolare. Certezza che non avrebbe con i campioni d’Italia nonostante andasse via Dybala. Ma nel mirino dell’Inter c’è anche Kolarov: l’esterno classe 1985 è una garanzia sulla fascia sinistra e potrebbe ritornare utile per una squadra impegnata, nel prossimo anno, in tre competizioni.
Ma il nodo dei nodi resta sempre Mauro Icardi. L’Argentino sta giocando su più tavoli per scompaginare le carte in tavola. E la questione sembra essere solo economica: vuole essere pagato come i suoi colleghi top player intenazionali. L’Inter non avrebbe avuto problemi ad un adeguamento del contratto ma visti gli atteggiamenti dell’attaccante argentino nella seconda fase del campionato il divorzio è solo a formalizzare. Inoltre non rientrerebbe nello schema di gioco di Conte. La via d’uscita è ancora lunga e questa di Icardi si appresta a diventare la telenovela estiva del calcio mercato.