Diminuiscono le spese per le intercettazioni telefoniche. Ammonta a 250 milioni di euro la spesa sostenuta nel 2012 dal ministero della Giustizia per le intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali. Il dato emerge dall’ultima relazione sullo stato delle spese di giustizia trasmessa al Parlamento, relativa al secondo semestre 2012 e al primo semestre del 2013. Quest’anno, per quanto riguarda il primo quadrimestre, gli uffici giudiziari hanno sostenuto costi per circa 90 miloni di euro, con una proiezione che per fine anno fa presumere che si arrivera’ a toccare la cifra di 240 milioni. Dati che segnalano un trend in diminuzione, rispetto ai 260 milioni e ai 285 spesi, rispettivamente, nel 2011 e nel 2010. Tornando al 2012, lo stanziamento iniziale previsto era di 239.801.120 milioni, ridotto poi di 25 milioni dopo l’approvazione del decreto legge sulla spending review. Pertanto emerge una situazione debitoria pari a circa 30 milioni e occorre anche sottolineare, ricorda la relazione ministeriale, che i dati di spesa si riferiscono a cio’ che e’ stato liquidato dal magistrato, mentre non si conosce il dato “relativo alle fatture presentate dalle societa’ di intercettazione e non ancora liquidate. Per quanto riguarda invece il 2013, a fronte di una spesa che, come detto, dovrebbe arrivare a 240 milioni, lo stanziamento previsto e’ di 189.801.120 milioni, con un’ulteriore riduzione di 50 milioni: 40 secondo quanto previsto sempre dal decreto legge sulla spending review; 10 per una disposizione della legge di stabilita’ 2012, secondo la quale i ministeri della Giustizia, dell’Economia e dello Sviluppo economico dovranno fissare un canone forfettario “per il ristoro dei costi sostenuti dagli operatori telefonici”. “Sul punto -spiega ancora il documento del dicastero di via Arenula- il capo dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria ha avviato un tavolo di lavoro con i capi delle Procure piu’ rappresentative (sul piano della spesa per intercettazioni) che dovrebbe concludersi (a seguito di una gara unica nazionale divisa in piu’ lotti) con la scelta delle societa’ di noleggio degli apparati cui affidare il servizio in modo da conseguire consistenti risparmi di spesa”. “Tuttavia il processo per addivenire alla individuazione dei soggetti cui affidare il servizio e’ particolarmente complesso e delicato, stante anche la necessita’ di soddisfare le esigenze investigative degli uffici giudiziari, di assicurare una elevata qualita’ del servizio ed evitare, nel contempo, la formazione di mercati di monopolio”. La riorganizzazione del serivizio e la fissazione del canone annuo forfettario, conclude la relazione, potranno comunque garantire risparmi solo dal prossimo esercizio finanziario.
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