L’intervista al giudice Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Cassazione, che ha condannato Silvio Berlusconi a quattro anni per frode fiscale, pubblicata sul quotidiano ‘Il Mattino’ fa insorgere i legali dell’ex presidente del consiglio. Niccolò Ghedini e Fausto Coppi chiedono l’intervento delle autorità competenti e valutano di presentare ricorso. Niccolò Ghedini giudica le esternazioni del magistrato “un fatto gravissimo e senza precedenti”. In una nota il senatore-avvocato chiede agli organi competenti di verificare se “l’accaduto non potrà non avere dei concreti riflessi sulla valutazione della sentenza emessa”. “Solo nei processi nei confronti del presidente Berlusconi possono verificarsi fatti simili”, afferma Ghedini in una nota. “Prima del deposito della motivazione nel processo cosiddetto ‘Diritti ‘ – spiega il legale dell’ex premier – il presidente del collegio della sezione feriale della Corte di Cassazione dott. Esposito avrebbe anticipato le motivazioni della sentenza ad un giornalista del Mattino di Napoli che lo ha riportato con grandissimo risalto. Il fatto in sé è ovviamente gravissimo e senza precedenti”. “Fra l’altro il dott. Esposito avrebbe affermato che il presidente Berlusconi sarebbe stato avvertito delle asserite illecite fatturazioni da ‘Tizio, Caio e Sempronio ‘ e per ciò meritava la condanna”, prosegue l’avvocato. “La tesi in punto di diritto è del tutto errata, ma come qualsiasi controllo degli atti può dimostrare, cossì non è”. “Mai nessun testimone – spiega Ghedini – ha dichiarato che Silvio Berlusconi conoscesse o si occupasse dell’acquisto dei diritti cinematografici né in particolare che si occupasse degli ammortamenti o delle dichiarazioni fiscali”. “Dunque – prosegue l’avvocato – il presidente Berlusconi doveva essere assolto. E’ evidente che gli organi competenti dovranno urgentemente verificare l’accaduto che non potrà non avere dei concreti riflessi sulla valutazione della sentenza emessa”.
Franco Coppi, in una intervista a Sky TG24, bolla come “un fatto inaudito” l’intervista rilasciata dal giudice Esposito al quotidiano ‘Il Mattino’. “Noi eravamo molto curiosi di conoscere la motivazione della sentenza. Siamo stati soddisfatti in anteprima da queste dichiarazioni del presidente Esposito. Non mi sento abilitato a dare dei giudizi di ordine etico; per quanto riguarda altri profili di questa vicenda – spiega l’avvocato – ci sono organi deputati a valutare il comportamento dei magistrati e spetterà a loro stabilire se rientri nell’ambito delle regole deontologiche che devono essere rispettate. Valuteremo quali possibilità ci offre l’ordinamento giuridico sovranazionale – ha concluso Coppi – e vedremo se procedere con il ricorso europeo”.