Intervista Jovan Kovačić

Intervista Jovan Kovačić

Felice di essere qui in Roma, l’associazione internazionale Bridge nata 6 anni fà da tre di noi.  Noi vogliamo creare una piattaforma, direi un megafono, amplificatore per esperti non di un partito politico in particolare, ma Serbi le quali voci altrimenti non sarebbero ascoltate. Una situazione simile per molti intellettuali, come in Itallia e in Francia e in giro per tutta l’europa che potrebbero partecipare a qualsiasi partito politico ma hanno qualcosa da dire. E’ molto facile creare tensioni tra Nazioni e noi ne siamo testitmoni oggi e uno strumento è il dialogo che si ha a principio anche dopo guerre , perchè non incominciare a parlare subito? anche i nemici piu’ forti hanno qualcosa in comune e quindi dobbiamo costruire dalle situazioni in comune e il tempo risolverà anche le differenze. East Bridge ha incominciato bene quasi da subito con 100 membri da 60 paesi da tutta l’europa, tutti esperti in quello che fanno e non devono essere professori universitari o scienziati o geniacci, ma solo bravi in quello che fanno.

Perchè essere bravi in cio’ che si fa dimostra determinazione in quello che si fa e lo si fa bene.
Trilateral Commission ( commissione trilaterale) fondata nel 1973 con Biosinski, Rotfeller e un grande aiuto da Kinssinger. C’era una grande necessità, data la guerra fredda, da grandi rappresentanti di grande business, finanza e media di incontrarsi e parlare delle grande problematiche che stavano affrontando perchè le telecomunicazioni non erano come oggi con skype o video conferenza. Adesso sono passati piu’ di 40 anni e la commissione ha capito il potenziale di East West bridge, qualche anno fà.

Tutti e 3 i fondatori serbi, membri della commissione di cui io sono un membro orgoglioso e sono parte anche dell’esecutivo affezionato alla commissione Trilateral in Italia. Siamo tutti parte dell’ East West Bridge e in un modo l’associazione ci unisce ma ci lascia anche in un senso, l’indipendenza individuale di fare cio’ che vogliamo.

Ogni paese crea la propria agenda dei problemi della loro società in particolare come per esempio si potrebbe discutere della società italiana come del lavoro per discutere di varie situazioni e “soluzioni out of the box” ( fuori dalla scatola), quando  dico  soluzioni fuori dalla scatola, dove ne ho parlato a Belgrado una settimana fa in una conferenza ministeriale, specie sulla situazione in Ucraina, il consenso non c’era proprio sempre, pero’ questo è andare attraverso il metodo tradizionale di pensare come risolvere un conflitto che spesso rimane gelato per decadi un problema per chi è parte del conflitto, come milioni di persone la quale vita è in pausa e testata e anche in pericolo.

Ma se qualcuno aprisse un ponte tra Ucraina e la russia e tu dessi uno status di rapporto tra la parte che vuole fare parte dell’unione europea, in questo caso ucraina, e invece alla parte come la russia che vuole ricollegarsi alla russia crei un ponte tra East e Ovest con uno scambio di idee tra la russia e il resto dell’unione europe.

questo concetto non è stato preso in considerazione pero’ mostra pensare fuori dalla scatola, e un domani potremmo parlare dell’italia e del mediterraneo, in particolare del mediterraneo ora è strapieno di problemi e potenziale disastro come invece nel medio oriente il problema della seria, in parte anche connesso al mediterraneo, ha il potenziale per una grande guerra a meno che, persone molto intelligenti, si incontrino molto presto ed è questo East West Bridge che crea una piattaforma di persone come membri del governo e anche non dalla quale arrivano idee molto interessanti, nel east west bridge abbiamo un’altra organizzazione che ha 48 membri del governo , in sintesi un po’ di entrambi. partisan e non partisan.

Abbiamo anche primi ministri ma non bisogna per forza essere attivi in politica.