COMBO SALVINI DI MAIO

Intesa Salvini-Di Maio: ‘Camere operative subito’

In attesa delle consultazioni di oggi al Colle, le forze politiche discutono sul possibile Governo che verrà a colpi di veti incrociati. Sui colloqui al Quirinale peserà inevitabilmente la situazione in Siria.

 La notizia  è la telefonata tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, con i due leader che, almeno su un punto, hanno trovato una linea comune: le Camere devono essere operative da subito. Per questo, sia Lega che Movimento 5 Stelle voteranno oggi il deputato del Carroccio Nicola Molteni come presidente della commissione speciale della Camera. Il dialogo M5s-Lega riparte quindi dalle istituzioni, fermo restando i paletti ben noti. ‘Non voteremo mai una fiducia a un governo con Salvini e  Berlusconi’, ribadisce a ‘Porta a Porta’ il leader pentastellato. Che, però, con il leader del Carroccio è sempre ‘pronto a discutere’. E mentre Salvini esclude pre-incarichi  si registra l’ennesima lite tra Forza Italia e 5 Stelle. A innescarla un durissimo post di Di Battista in cui Berlusconi viene indicato come ‘il male assoluto’. Frasi che fanno esplodere la sollevazione degli azzurri.

Dura la replica dei Dem:  Salvini e Di Maio, dice il segretario Maurizio Martina,  comunicano su carta intestata comune Lega e 5 Stelle l’accordo spartitorio dell’ennesima poltrona: quella della presidenza della Commissione speciale alla Camera, dopo aver già fatto la stessa cosa al Senato. Tutto questo mentre il Paese rimane appeso ai loro litigi sulle prospettive di governo.

Ho deciso di avviare un comitato scientifico,  ha fatto sapere il leader M5s,    sull’analisi dei programmi elettorali, lo nominerò e sarà presieduto dal professore Giacinto Della Cananea. Io voglio scegliere quel contratto di governo che permette più vantaggi per gli italiani, sottolinea Di Maio rispondendo a chi gli chiede chi tra Pd e Lega preferirebbe come interlocutore: ‘Ho proposto un contratto al Pd non per ricostruire il vecchio apparato di potere, quello che ci siamo detto in questi anni resta ma so che c’è un processo interno e io guardo a questo. Ma le risposte che ho ricevuto in questi giorni – e mi sento rispondere anche con dell’ironia – non credo siano giuste, oltre che responsabili, è un modo di rispondere, rispetto a questo momento, che è ingiusto e allora io non ci sto. Ci sono dei passi in avanti che voglio esporre al Presidente della Repubblica e  illustrerò anche i tempi rispetto alle scadenze delle altre forze politiche.

Secondo Di Maio ci sono passi avanti verso il nuovo governo.  Quindi un messaggio che sa di appello a Silvio Berlusconi: ‘Io non chiedo un parricidio o un tradimento ma dico, e lo dico a Berlusconi: dopo 24 anni è momento di far partire un governo delle nuove generazioni, un governo del cambiamento’. E tende ancora più chiaramente la mano a Salvini: ‘Io comprendo che la Lega sia all’interno di una coalizione,  ma possiamo dirci che questa coalizione è nata solo per il Rosatellum. È una Lega molto diversa’.   La linea sul ‘premier terzo’ è sempre la stessa: ‘Non saprei come spiegarlo agli italiani dopo il voto del 4 marzo.. ‘. E ancora: ‘La presidenza del Consiglio al Movimento 5 Stelle non è in discussione. Noi trattiamo sui punti di un contratto di Governo ‘alla tedesca’.

‘La strada è semplice: noi vogliamo dialogare con tutti, eccezion fatta del Pd. Se gli altri non ci stanno le vie sono due: o andiamo al voto, dove penso potremo vincere da soli superando chi pone veti e fa capricci, oppure, come extrema ratio, andiamo da soli, ci facciamo carico noi della situazione’, dice Salvini dalla campagna elettorale di Terni.

‘Non penso che il Presidente della Repubblica conferirà incarichi a caso a qualcuno che non ha una maggioranza ed oggi noi non l’abbiamo’, dice  Salvini,  rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla possibilità che Mattarella possa conferirgli un incarico senza una maggioranza: ‘Pur rispettando l’autonomia del Presidente lo escludo. Ho perfettamente consapevolezza del fatto che non ho la maggioranza alla Camera ed al Senato. Fra 10 o 15 giorni magari sarà diverso, oggi però non chiederei un incarico per non concludere nulla’.

 

 

 

 

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