Nell’ottobre del 2012 la famosa “God letter” scritta a mano sull’esistenza o meno di Dio, venne venduta su eBay per 3 milioni di dollari a un collezionista rimasto sconosciuto. Adesso però i rapporti epistolari del genio della fisica Albert Einstein, dopo quel fortunato test saranno messi all’asta l’11 giugno sperando in un incasso ancora più alto. La lettera scritta da Einstein poco prima di morire al filosofo ebreo Erik Gutkind nella quale con molta schiettezza dubitava e negava l’esistenza di Dio considerando «un concetto infantile l’idea di un Dio personalizzato» e dubitando anche che il popolo di David fosse davvero quello eletto, apparteneva a un vasto carteggio privato. Adesso diversi collezionisti hanno deciso di rivitalizzare tutto quel materiale con «la più grande asta della storia», allargando il campo alle considerazioni non solo sulla religione ma anche sulla relatività, l’infedeltà e anche intimi rapporti personali. La stima degli specialisti parla di una base d’asta che va dai 15.000 ai 40.000 dollari per ogni “messaggio scritto” e una delle lettere più interessanti è quella diretta al figlio Hans a meno di un mese dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki dove traccia una sorta di connessione fra la teoria della relatività e l’effetto dell’atomica. Partirà da soli 20.000 dollari invece il prezzo di una missiva che Einstein scrisse alla ex moglie per spiegarle come si sentisse ancora piuttosto insoddisfatto nonostante il successo della “teoria relatività” che lo aveva fatto conoscere in tutto il mondo. Significativa è anche un’altra considerazione sull’infedeltà nella quale sostiene che gli uomini per natura tradiscono e il caso andrebbe affrontato con «molta benevolenza» e comprensione senza rifugiarsi nell’inutile onore ferito che non porta mai a recuperare situazioni difficili.
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