Iodice: ”Da Lotito minacce a me e ad altri”

“Non ho scopi personali, non voglio arrivare alla Lega, non ambisco a poltrone nella Lazio, né nella Salernitana, assolutamente. Io l’ho fatto per abbattere questo muro di omertà. Le stesse minacce che Lotito ha fatto a me le ha fatte a tante altre persone, a tanti altri presidenti”,  così, Pino Iodice, all’Ansa. Per il direttore generale dell’Ischia calcio occorrono radicali modifiche nel calcio italiano: “Per me sicuramente il calcio in determinati settori va modificato, devono essere attuate delle riforme perché possa essere tracciato un percorso innovativo che non si pieghi a logiche compromettenti, violente che fino ad oggi hanno contraddistinto il percorso dirigenziale di Claudio Lotito”. “Toni e contenuto della telefonata sono da censurare, così come le modalità con cui è stata realizzata”,  dice alla stessa Ansa il presidente Figc Tavecchio,sul colloquio Lotito-Iodice che il dg Ischia ha registrato e reso noto. ”La Figc è garante della regolarità del campionato”, le promozioni sono decise dal campo,ogni altra logica e’ inaccettabile. Tavecchio in sostanza ”censura” le parole di Lotito e la scelta di registrare la telefonata. Quanto alle dichiarazioni del presidente della Lazio sul rischio di promozione di Carpi, Frosinone, Latina, il presidente federale sottolinea come ”la Figc sia garante della regolarità dei campionati: i passaggi di categoria sono decisi dai risultati del campo e solo da quelli, non ci possono e non ci sono calcoli di convenienza di alcun tipo. Altre considerazioni sono inaccettabili”. Stiamo lavorando,  ha aggiunto Tavecchio, parlando della crisi economica del sistema professionistico,  per riformare le regole, che peraltro io ho trovato al mio arrivo in via Allegri, sulla solidità dei club e sulla tenuta generale del movimento. Per quanto riguarda invece i contributi alle Leghe, il presidente Figc ha ricordato che per la stagione sportiva 2013/2014, la federazione ha già saldato a Lega di Serie B e Lega Pro le spettanze riconosciute in base delle convenzioni stipulate per la valorizzazione dei vivai; la singola ripartizione è di spettanza delle Leghe. Tra l’altro a partire da questa stagione, in conseguenza dei noti tagli operati dal Coni, ogni contribuzione è stata cancellata. “Inopportune, fuori luogo e offensive della dignità della società, dei giocatori e della tifoseria”,  così, in una nota, il Carpi Fc 1909 definisce le parole di Claudio Lotito. “Noi, che piaccia o no, esistiamo. Dai dilettanti siamo arrivati in 5 stagioni in testa alla serie B, meritiamo rispetto. Non è tollerabile essere definiti, noi e qualsivoglia altra consorella, quali squadre che non contano un c&hellip. Il club, infine, ritiene che della vicenda “debba occuparsi la Procura Federale”. In una lungo comunicato pubblicato anche sul proprio sito ufficiale, il Carpi rileva di aver letto “con incredulità e viva indignazione la conversazione divulgata dai mezzi di informazione, affermazioni rese più gravi dal fatto di essere state espresse da una persona che oltretutto ricopre anche la carica di consigliere federale e membro del Comitato di presidenza della Figc. Inquietante, per non dire inaccettabile  è che un presidente di Serie A esprima valutazioni di tal genere al cospetto del presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, auspicando esiti finali dei campionati a cui partecipa il Carpi a questa avversi. Forse è anche vero che qualcuno non sappia “manco che esiste&hellip.il Carpi. Noi, però, che piaccia o no, esistiamo, e siamo una società, sì di provincia, ma che ha vinto quattro campionati in cinque stagioni, partendo dai dilettanti e, nell’attuale torneo, a 17 giornate dal termine, si trova solitaria in vetta, avendo maturato dieci punti di vantaggio sulla terza in classifica. Quindi, meritiamo rispetto. Il campionato di serie B è e deve rimanere impermeabile rispetto a bieche valutazioni mercantili e di mere opportunità speculative, e, al termine dello stesso, deve essere promosso in Serie A chi avrà maturato la classifica miglior, non certo chi è in grado di ottenere più abbonamenti alle televisioni pay per view o conseguire audience maggiori. Siamo certi che il presidente, Andrea Abodi, ma anche la Figc e l’Aia sapranno tutelare le 22 società facenti parte della Lega di B. In conclusione, “riteniamo che i fatti in commento meritino la massima attenzione da parte della Procura Federale per le determinazioni di competenze. Questo perchè il campionato di serie B deve essere preservato da ogni ombra e sospetto del fatto che non sia ispirato all’unico valore che conta nel mondo dello sport: la meritocrazia.

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