Il numero delle vittime nel duplice attentato di ieri a Teheran e’ salito a 16 persone. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana “Tasnim” in un aggiornamento su Twitter. Il duplice attentato ha visto due gruppi armati attaccare ieri mattina il mausoleo di Khomeini, a sud di Teheran, e il Parlamento iraniano (Majlis). Nel primo attacco uno dei terroristi e’ stato ucciso dalle forze di sicurezza, mentre un altro, probabilmente una donna, si e’ fatto saltare in aria. Una terza persona sarebbe stata invece arrestata dalle forze di sicurezza, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa “Sputnik”. Un altro commando, formato sembra da quattro elementi travestiti da donne, ha fatto irruzione nel complesso del parlamento. “Dopo la reazione delle guardie di sicurezza, uno di essi e’ stato ucciso in un’esplosione sucida, mentre gli altri tre sono stati uccisi negli scontri a fuoco con le forze di sicurezza durante un tentativo di salire ai piani alti dell’ufficio del parlamento”, si legge nel comunicato del ministero. Il presidente iraniano Hassan Rohani, in un messaggio scritto rivolto alla nazione, ha detto che l’Iran diventera’ piu’ unito e pronto a sfidare tutte le cospirazioni con la sua “potente struttura di sicurezza”.
Nel messaggio citato dall’agenzia di stampa “Irna”, Rohani ha fatto le sue condoglianze alle vittime, ricordando i successi dell’Iran in campo della sicurezza, che a detta del presidente “e’ il paese piu’ stabile e sicuro della regione”. Per il capo dello Stato iraniano l’attacco di oggi e’ opera di realta’ che si oppongono a Teheran che hanno reclutati elementi jihadisti “takfiri” per “celare le loro sconfitte regionali”. “Senza dubbio l’attacco rafforzera’ l’impegno dell’Iran nel combattere il terrorismo, l’estremismo e la violenza nella regione”, ha dichiarato il presidente, secondo cui per combattere il terrorismo vi e’ necessita’ di una cooperazione regionale e internazionale. Il presidente Rouhani ha aggiunto che le istituzioni di sicurezza non risparmieranno alcuno sforzo per “scoprire tutti gli aspetti dell’attacco e coloro che hanno sostenuto l’operazione”.