L’Iran ha annunciato di aver acceso le centrifughe avanzate per l’arricchimento dell’uranio, un altro passo nella riduzione degli impegni previsti dall’accordo sul suo programma nucleare siglato nel 2015 con le grandi potenze mondiali. Quaranta centrifughe sono ora in funzione, ha detto il portavoce dell’agenzia atomica di Teheran Behruz Kamalvandi. In una conferenza stampa Kamalvandi ha detto che l’agenzia ha attivato venti centrifughe IR-4 e venti IR-6, destinate all’arricchimento di uranio di alta qualità. Nuove centrifughe verranno sviluppate per soddisfare le necessità del Paese, ha aggiunto. L’uranio arricchito può essere usato per alimentare i reattori delle centrali nucleari, ma anche per fabbricare armi atomiche.
Le misure prese sono reversibili, se gli altri partner dell’intesa torneranno a rispettare i loro obblighi, ha detto ancora Kamalvandi, che ha precisato che l’Iran consentirà comunque nel frattempo l’accesso alle sue strutture nucleari agli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. L’Iran ha smesso a luglio di rispettare gli impegni previsti dall’accordo internazionale in risposta alla decisione Usa di abbandonare l’intesa. Il presidente Usa Donald Trump vuole forzare Teheran a negoziare un altro accordo che imponga limitazioni indefinite al suo programma nucleare e lo stop allo sviluppo del suo programma balistico. Ma l’Iran finora ha rifiutato.
Gli altri Paesi firmatari dell’intesa (Gran Bretagna, Francia, Germania, Cina e Russia) hanno cercato di tenerla in vita, ma le nuove sanzioni Usa hanno provocato il crollo dell’export petrolifero iraniano, la caduta della divisa e l’impennata dell’inflazione. l’Aieia ha confermato il 1 luglio che l’Iran ha violato il limite di 300 chilogrammi di uranio arricchito che può immagazzinare.