Iran: rinviato lancio missili

E’ stato rimandato ai prossimi giorni, Il lancio di missili a lunga gittata, previsto nell’ambito dell’annunciata esercitazione militare iraniana nel Golfo, è stato rinviato ai prossimi giorni. Ad affermarlo, l’ammiraglio Mahmoud Mousavi, comandante della marina iraniana, smentendo notizie di stampa iraniana secondo le quali il lancio sarebbe già stato eseguito. “Il test con il lancio di missili sarà effettuato nei prossimi giorni”, ha dichiarato infatti Mousavi all’emittente iraniana Press Tv in lingua inglese. L’agenzia Fars aveva infatti riferito dell’esecuzione del lancio di missili a lunga gittata nel Golfo Persico.

Intanto si apprende che l’Iran invierà all’alto rappresentante della politica estera Ue, Catherine Ashton, una lettera per la ripresa dei colloqui nucleari nell’ambito del ‘5+1’ (Stati Uniti, Cina, Russia, Francia e Gran Bretagna, più Germania). Lo riferisce l’agenzia semiufficiale Mehr citando l’ambasciatore iraniano in Germania.

L’Iran non ha alcuna intenzione di far calmare le acque e, forte delle esercitazioni della sua marina militare in corso da sabato nell’area dello stretto di Hormuz (il canale che collega il Golfo Persico al Mar Arabico), ha oggi annunciato che domani effettuerà vari test, lanciando missili di diverso tipo, anche a lunga gittata.

Da giorni la guerra delle dichiarazioni e delle provocazioni è un continuo crescendo: cominciata con l’annuncio di nuove sanzioni da parte dei Paesi occidentali come ritorsione per l’avanzamento del programma nucleare iraniano, lo scontro verbale si è concentrato in questi ultimi giorni sullo stretto di Hormuz, strategico punto di transito di gran parte del petrolio della Penisola Arabica che viaggia via mare. Fino alla minaccia, tre giorni fa, da parte di Teheran di bloccare il transito alle petroliere. Seguita il giorno dopo dal monito statunitense ‘non lo tollereremo’ e, trascorse altre 24 ore, dalla contro risposta iraniana ‘gli Usa non sono nella posizione di dire all’Iran cosa può o non può fare’. Così, tanto per mettere i puntini sulle ‘i’, oggi l’ammiraglio Mahmoud Mousavi, portavoce delle manovre iraniane che dovrebbero terminare lunedì, ha dichiarato: ”Missili a corto e lungo raggio terra-mare, terra-terra e terra-aria saranno lanciati domani … La marina iraniana compirà test su diversi tipi di missili nel Golfo Persico”, in modo da verificarne l’efficienza.

Nel 2009, nel corso di altre manovre militari, l’Iran fece lanci di prova dei suoi missili, compreso quello terra-terra Shahab-3 che, secondo le informazioni fornite da Teheran, era in grado di raggiungere sia Israele che le basi americane nell’area del Medio Oriente. Ma in questi dieci giorni di operazioni, le manovre sono dichiaratamente diverse da quelle di due anni fa sotto vari punti di vista. I media iraniani lo hanno sottolineato, parlando in particolare della ”ampiezza dell’area d’azione, dell’equipaggiamento militare e delle tattiche che vengono utilizzate”. E Mousavi ha ulteriormente alimentato l’inquietudine. ”Il lancio dei missili – ha spiegato – costituisce la fase finale delle esercitazioni militari … Fase finale con la quale intendiamo preparare la marina militare ad uno scontro con il nemico in una situazioni di guerra”.

Iran minaccia: aumento petrolio in caso di sanzioni.L’Iran ha inoltre messo in guardia sul repentino aumento dei prezzi globali del greggio che si verificherebbe in caso di ulteriori sanzioni internazionali a suo carico, in particolare un embargo petrolifero, come ritorsione per il suo controverso programma nucleare. Secondo quanto dichiarato al settimanale ‘Aseman’ dal ministro del Petrolio di Teheran, Rostam Qasemi, “senza dubbio” potrebbero schizzare infatti “drammaticamente” ad “almeno” oltre 200 dollari il barile, pari cioè a più di 154 euro.

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