L’Iran ha annunciato di aver colpito e spezzato una rete di spionaggio legata alla Cia nel Paese e ha condannato a morte 17 dei sospettati. Lo riferisce la tv di stato citando il ministero dell’Intelligence, secondo l’agenzia semiufficiale Fars.
In una conferenza stampa tenuta questa mattina a Teheran, la direzione dell’Intelligence del ministero della Sicurezza ha dichiarato che è riuscita a individuare una rete di spionaggio di cui aveva parlato già il 28 giugno. “Le spie identificate lavoravano come appaltatori o consulenti in centri sensibili nonché in settori privati associati a questi centri”, ha detto un funzionario della sicurezza come ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Irna. Lo stesso funzionario ha spiegato che “questi centri sono di vitale importanza in diversi campi, tra cui l’economia, il nucleare, quello militare e informatico, aggiungendo che i 17 presunti 007 identificati agivano in una rete senza che nessuno di loro si relazionasse con gli altri”.
Secondo la Direzione dell’intelligence, le presunte 17 spie “hanno dichiarato di aver ricevuto (…) il compito di spiare i centri sensibili del paese”, come ha riferito l’agenzia stampa semi-ufficiale FarsNews. Il direttore generale del dipartimento per il controspionaggio del ministero dell’Intelligence, citato sempre da FarsNews, ha detto che gli 007 detenuti “sono stati addestrati dalla CIA e catturati all’interno del paese”. “Le sentenze per queste spie sono state emesse e un certo numero di loro saranno giustiziati come corruttori sulla Terra”, ha aggiunto.