Dopo ben venti anni, il governo iraniano punta a raddoppiare la popolazione, eliminando il divieto emanato anni fa sul controllo delle nascite. Il governo punta tutto su una politica di crescita della popolazione, incaricando 150mila medici di contattare le famiglie casa per casa, invogliandole a fare più figli. “La scelta del figlio unico ha provocato molti problemi e ha acceso un grande dibattito”, ha dichiarato Mohammad Ismail Motlagh, dirigente del programma Famiglia, Scuola, Salute e Popolazione del ministero della Famiglia. All’agenzia ‘Fars’, Motlagh ha spiegato che l’obiettivo è quello di ridurre sotto i due anni il tempo che intercorre tra due gravidanze. “Le coppie – ha detto – devono rivedere i loro metodi e cambiare i loro piani”. L’iniziativa è nata sotto l’impulso della Guida Suprema, di Ali Khamenei, che nel 2012 ha chiesto l’abolizione della strategia di pianificazione familiare introdotta a causa di un repentino aumento delle nascite dopo la Rivoluzione Islamica del 1979. Khamenei ha chiesto di adottare una nuova strategia, che consenta di far crescere la popolazione fino a 150 milioni.
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