I sostenitori delle Brigate Hezbollah che questa mattina hanno attaccato l’ambasciata degli Stati Uniti a Baghdad si stanno ritirando a seguito dell’arrivo delle forze speciali irachene. Lo riporta l’emittente satellitare del Qatar “al Jazeera”. Gli assalitori, al grido “Morte all’America”, erano riusciti a penetrare all’interno del perimetro dell’ambasciata, dando alle fiamme parte della recinzione, distruggendo una guardiola e mettendo fuori uso alcune telecamere di sicurezza. Restano tuttavia all’esterno della sede diplomatica le tende piantate questa mattina per l’avvio di un sit-in di protesta permanente nella Zona verde, l’area della capitale che ospita la maggior parte degli edifici governativi e delle ambasciate straniere. Dopo l’arrivo sul luogo dell’attacco, le forze speciali irachene hanno fatto immediato ricorso ai gas lacrimogeni contro gli assalitori, provocando il ferimento di almeno dieci persone.
Il tutto e’ avvenuto mentre all’esterno della Zona verde si sono tenuti i funerali dei 25 combattenti uccisi nei raid di domenica sera nella zona di al Qaim. Alle celebrazioni hanno preso parte il leader dell’Organizzazione Badr e del blocco politico Fatah Hadi al Ameri, il leader della milizia Asaib Ahl al Haq Qais Khazali e il presidente delle Unita’ di mobilitazione popolare (Pmu) Falih al Fayyadh. Nelle scorse ore l’emittente satellitare “al Arabiya” ha fatto sapere che nella notte l’ambasciatore statunitense Matthew Tueller ha lasciato Baghdad assieme ad alcuni funzionari della rappresentanza diplomatica. Il ministero degli Esteri iracheno si e’ rifiutato di commentare la notizia dopo che in precedenza aveva manifestato l’intenzione di convocare l’ambasciatore per esprimere la ferma condanna degli attacchi del 29 dicembre da parte del governo di Baghdad.