ROMA. L’Isis starebbe organizzando degli attacchi terroristici su “larga scala” in tutta l’Europa, secondo il direttore dell’Europol, Rob Wainwright. Durante la conferenza stampa nell’ambito della riunione dei ministeri dell’Interno Ue, Wainwright ha sostenuto che i jihadisti “hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala”. Ciononostante “tutti i Paesi Ue lavorano per prevenire”. Ci sono tutte le ragioni per aspettarsi che l’Isis, o terroristi che si ispirano all’Isis o un altro gruppo terroristico ispirato da motivi religiosi, possa condurre di nuovo un attacco in Europa, in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile”, si legge invece nel rapporto pubblicato oggi da Europol.
Con le ondate di migranti che investono sempre più il Vecchio continente, il rischio che fra di loro si celino dei terroristi è alto, anche se per l’Europol nulla suggerisce che “i terroristi usino il flusso di migranti per raggiungere l’Europa indisturbati”. Il principale problema però, per l’agenzia, risiede nel fatto che l’esodo dei rifugiati nell’Ue “possa essere vulnerabili alla radicalizzazione”. Esistono, infatti, rapporti secondo cui “i centri d’accoglienza possano essere gli obiettivi dei reclutatori islamici”. Durante la conferenza odierna ad Amsterdam, l’Europol ha inoltre presentato l’European Counter Terrorism Centre (ECTC), sostenendo che servirà a fornire analisi alle investigazioni in corso e a contribuire in caso di un attacco terroristico”, ha detto Wainwright.
Alla luce di ciò preoccupa ancora di più la notizia, riportata da un giornale panarabo, second cui esistono “documenti segreti” su progetti di fusione in Libia fra “quadri” dell’Isis e jihadisti libici filo-al Qaida al fine spartirsi Tripoli e Sirte. Se fosse vero, la Libia potrebbe cadere in mano ai terroristi e diventare – ancora di più – un fardello per l’Europa. “Documenti segreti hanno rilevato che quadri di Daesh, ‘gruppi militanti’ libici provenienti da al Qaida e Fratelli musulmani della Libia contano di fondersi in un ‘Consiglio della Shura’ unificato”, scrive il quotidiano Asharq Al-Awsat. Secondo il giornale pubblicato a Londra, documenti attestano uno “stato confusionale” dei capi estremisti in seguito all’accordo sul governo di intesa nazionale libico e la “tendenza di queste organizzazioni a fondersi per contenere le divergenze interne”. Il capo di uno di questi “gruppi di militanti” ha detto ai suoi che la formazione ha perso la propria egemonia a causa della debolezza di Al Qaida e dell’ascesa dell’Isis: “la situazione richiede di aderire a Daesh” affinché “Tripoli sia nostra e Sirte sia loro”, ha detto il “quadro” secondo quanto riferisce Asharq Al-Aws.
Alessandro Moschini