Continuano le barbarie dello Stato islamico nei confronti dei monumenti antichi. Questa volta la mala sorte è toccata al monastero di St. Elijah, a Mosul, costruito 1.400 anni fa, il più antico in Iraq. Non è la prima volta che l’Isis si accanisce contro un monastero cristiano. Già lo scorso 21 agosto i jihadisti avevano raso al suolo quello di Mar Elian del V secolo nella provincia siriana di Homs.
Nelle immagini della rete britannica Sky News, dall’alto si vedono prima i resti del monastero, limitati ai muri perimetrali e ad un cappella, color ocra. Dopo pochi fotogrammi appare tutto raso al suolo, del bianco lucente delle mura abbattute.
E’ per Isis, che si finanzia anche con il traffico di reperti d’arte, solo l’ultimo oltraggio, in ordine di tempo, alle vestigia storiche. La scorsa estate hanno distrutto in rapida successione i tempi della città siriana di Palmira e ancora prima le mura della città irachene di Ninive.